Lazio, Matri: “Tare mi disse di fare l’osservatore. Sogno il nuovo Milinkovic”
Lazio: Sergej Milinkovic-Saivc
Alessandro Matri ha raccontato che fu Igli Tare a convincerlo a fare l'osservatore. Ora i due lavorano nuovamente insieme per la Lazio
redazionecittaceleste
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ROMA - Alessandro Matri dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha iniziato una nuova avventura: quella di osservatore. A puntare per prima su di lui è stata la Lazio. Ora l'ex centravanti lavora per i biancocelesti con occhio critico verso i talenti migliori. Di recente il collaboratore di Igli Tare, è intervenuto ai microfoni di Tuttosport dove ha raccontato di questa sua nuova vita:
"Quando ho vestito la maglia biancoceleste nella stagione 2015/16, ho subito instaurato un buon rapporto con Igli Tare. Il DS è umano e professionale. In quel periodo mi disse che il giorno che avrei smesso, mi avrebbe volentieri accolto nel suo staff. Non diedi troppo pesi alle sue parole quella volta. Invece qualche mese fa, dopo che ho dato l'addio al calcio, Tare mi inviò un promemoria a tal proposito. Mi scrisse di ricordarmi di ciò che mi disse. A settembre ci siamo incontrati e sono tornato alla Lazio. Ho affiancato Tare il alcune trattative, ma sempre restando alle spalle del direttore sportivo. L'ho guardato e ascoltata, cercando di imparare il mestiere. Rispetto a quando ero calciatore, le giornate ora sono più lunghe. Igli è uno che lavora 24 ore al giorno, con anima e cuore. Sta sul pezzo. Che colpo sogno? Mi piacerebbe scovare prima degli altri club un potenziale campione. Un po' quello che fece Tare con Milinkovic".