Lazio, Paparelli: “Il rispetto per i morti deve esserci sempre”
Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo tifoso della Lazio ucciso allo stadio da un razzo, ha parlato di alcune uscite poco felici dei tifosi giallorssi
redazionecittaceleste
Notizie Lazio
—
ROMA - Di recente alcuni tifosi della Roma hanno manifestato contro la ripresa del campionato per rispetto delle vittime del coronavirus. In passato però i tifosi giallorossi non erano dello stesso parere. A quanto pare nella morte non tutti sono uguali, molto dipende dalla squadra per cui si fa il tifo. Oggi Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo morto allo stadio durante un derby tra Lazio e Roma, ha sollevato questa questione ai microfoni di Radio Incontro Olympia:
"Rispetto per i morti? Non mi piace puntare il dito contro qualcuno o fare polemica, ma il rispetto andrebbe portato sempre. Per quanto riguarda il calcio giocato tutto può succedere. L'ipotesi playoff non è ancora tramontata. L'importante è avere rispetto dei defunti sempre e comunque, non vale farlo solo quando fa comodo. Mi dispiace vedere certe cose, viviamo un una città dove siamo tutti a stretto contatto. Ho un fratello e molti amici romanisti, so che ragioniamo tutti allo stesso modo. Purtroppo per certe cose non è così per tutti. Di fronte alla gente che muore per motivi assurdi non si può insultare. Papà aveva 33 anni e due bambini, mia madre ne aveva 29 mentre io e mio fratello 8 e 10. Non riesco a spiegarmi come ancora oggi Vincenzo venga insultato così".