Lazio, Parolo cuore biancoceleste: ma non può giocare ovunque
Marco Parolo
Simone Inzaghi tiene a Marco Parolo così come il centrocampista tiene alla Lazio, ma alla sua età non può essere impiegato sempre
redazionecittaceleste
Notizie Lazio
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ROMA - Ogni allenatore ha i propri pupilli dei quali non si priverebbero mai. In casa Lazio ad esempio il seguace numero uno di Simone Inzaghi è Marco Parolo. Fino ad un paio di stagioni fa il centrocampista era a dir poco inamovibile, ora che invece l'età avanza anche per lui, il tecnico nato a Piacenza lo ha rilegato in panchina. Tuttavia quando c'è bisogno del suo apporto, il mister lo manda in campo senza riserva. Alle volte esagerando.
Contro la Sampdoria ieri sera ad esempio, il classe 1985 è dovuto scendere in campo come esterno destro per sopperire alle mancanze di Manuel Lazzari e di Adam Marusic. Peccato però che il suo passo unito all'età anagrafica, non lo abbiano aiutato, anzi. I maggiori pericoli sono arrivati proprio dalla sua corsia. Il terzino sinistro doriano, Tommaso Augello, ha giocato una partita suntuosa, riuscendo a mettere a segno una rete e a fornire l'assist per il primo goal. La scelta di non optare per un laterale di ruolo come Akpa Akpro pesa sulle spalle dell'ex allenatore della Primavera. Ogni tanto Inzaghi si fida un po' troppo di quelli che reputa i suoi fedelissimi.