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—ROMA - L'avvocato Gian Luca Mignogna, legale che si sta occupando dell'assegnazione alla Lazio dello scudetto negato nel 1915, ha rilasciato alcune parole ai microfoni di Thelaziali.com:
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ROMA - L'avvocato Gian Luca Mignogna, legale che si sta occupando dell'assegnazione alla Lazio dello scudetto negato nel 1915, ha rilasciato alcune parole ai microfoni di Thelaziali.com:
"La Federazione ha aperto un procedimento ufficiale per riesaminare il campionato del 1915. Tuttavia dissero che le prove non erano sufficienti e che ne occorrevano delle altre. Così ho messo su una squadra di storici e insieme abbiamo setacciato gli archivi, le fonti pubbliche e le biblioteche. Insieme a Pasquale Trane, siamo venuti a conoscenza che all'epoca esisteva un quotidiano che è stato dimenticato nel corso della storia. L'Italia Sportiva, così si chiamava, raccontava di come la Lazio in quell'anno dovesse partecipare alla finale nazionale, senza averne avuto la possibilità. Quando ne venimmo allo scoperto, chiedemmo alla Commissione di Saggi di verificare le mie prove. Successivamente stabilirono che la mia tesi era reale. Lazio e Genoa dovevano affrontarsi, ma invece ci siamo ritrovati con un'ingiustizia centenaria. Bisognava dichiarare entrambe le squadre vincitrici del titolo nazionale. In maniera ex aequo. In seguito a svariate crisi istituzionali, la Federazione rimase bloccata. Fu Gravina a far ripartire le indagini. Con la mia equipe ci aspettiamo un responso favorevole. Nel frattempo abbiamo portato delle nuove prove alla loro attenzione. Una di queste è che non c'è nessuna ufficialità dell'assegnazione dello scudetto al Genoa. Poiché erano il club più potente del Paese, si annoverarono campioni anche del 1919 e del 1921. I presidente della Lazio e della Polisportiva Lotito e Buccioni, mi fecero i complimenti quando iniziati questa battaglia legale".
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