Notizie Lazio
—Il Lecce di Fabio Liverani è la squadra che probabilmente ha subito maggiormente il contraccolpo dello stop. "Lo stop è stato un problema, siamo a pezzi. Sono pessimista ma in qualche modo dobbiamo provare a salvarci", le dichiarazioni dell'ex centrocampista qualche giorno fa. Chiare e tonde, crude e dure. I pugliesi sono la squadra che ha subito il maggior numero di defezioni al pari della Lazio dalla ripresa. Una situazione non beneaugurante, a fronte del terzultimo posto che porta dritto in serie B. Fortuna che anche altre squadre come Genoa e Torino arrancano, altrimenti i giochi sarebbero già fatti. C'è da dire che anche prima del prolungato stop, il Lecce era tra le squadre più pericolanti e in discesa, a fronte di un Genoa in ripresa. Comunque non mancano i punteggi importanti raccolti durante l'annata, come i due pareggi casalinghi per 1-1 imposti a Juve e Inter, o la vittoria 2-3 di Napoli per una squadra che "può fare risultato con tutti ma perdere anche con chiunque" come detto più volte dallo stesso Liverani. Giocare allo stadio "Via del Mare" a porte chiuse è sicuramente un punto di vantaggio per la Lazio, che altrimenti sarebbe andata incontro ad una difficoltà ambientale non da poco, con uno stadio presumibilmente pieno a spingere i beniamini di casa verso la salvezza. C'è un vecchio adagio che dice "giocare in casa di una squadra che lotta per la salvezza a poche giornate dal termine, è come giocare uno scontro diretto per la Champions". Ne sa qualcosa la Lazio, due anni fa a Crotone. I giallorossi hanno la peggior difesa del campionato, a fronte di solo due partite concluse a reti inviolate in tutto il campionato. Di contro c'è un attacco spesso decisivo, capace di segnare tanti gol. Una squadra spregiudicata. Parlando di uomini decisivi, peseranno le assenze di Rossettini, Tachtisidis e Lapadula, la colonna vertebrale della squadra. Assenze di cui Inzaghi dovrà approfittarne, e fare attenzione agli inserimenti verticali degli attaccanti.