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—David Silva promesso sposo alla Lazio, tutto fatto. Anzi no. Una costante che spesso ritorna negli affari dei biancocelesti. Ma cos'è andato storto? Il Corriere dello Sport oggi in edicola fa chiarezza sulla vicenda. Il 27 luglio è andata in scena una cena tra il fratello-agente dello spagnolo e il direttore sportivo Tare. La trattativa procede spedita, David Silva non può ancora firmare perché impegnato in Champions con il City. Arrivano conferme dal calciatore stesso e dal fratello, il 7 agosto. C'è l'accordo totale su tutto, con tanto di benefici come un jet privato a sua disposizione, manca l'ufficializzazione che doveva arrivare entro domenica 16. Poi tutto sfuma. I primi segnali il 10 agosto, quando doveva arrivare il sì definitivo. Tare già quel giorno fiuta che qualcosa non va, ma la parola data dal calciatore più la sua forza tecnica fanno attendere i biancocelesti fino lunedì sera, quando incredibilmente, si apprende che il calciatore ha firmato con la Real Sociedad. Chiaro che sia successo qualcosa durante la settimana che ha portato al 16, quando sono iniziati i silenzi da parte di Silva e del suo entourage. Una beffa senza fine per la Lazio che questa volta aveva fatto proprio di tutto per assicurarsi un grande colpo. Il motivo? La famiglia voleva tornare in Spagna.