Notizie Lazio
—Il responsabile della comunicazione della Lazio, Stefano De Martino, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Olympia quest'oggi. Ecco le sue principali parole:
notizie lazio
Il responsabile della comunicazione della Lazio, Stefano De Martino, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Olympia quest'oggi. Ecco le sue principali parole:
"Eravamo pronti da settimane con una Formello sanificata, abbiamo ripreso gli allenamenti individuali e scaglionati durante la giornata. Oggi si è esaurita la parte organizzative. La giornata viene divisa per orari, per giocatori e per campi. Ovviamente i gruppi di lavoro rispettano le distanze dovute. La fase è quella della riattivazione fisica. Abbiamo rispettato più di tutti l'ordinanza della quarantena, nessuno ha lasciato Roma. Siamo stati attaccati sulla voglia di riprendere il campionato. Ma non per interessi personali. Si parla del sistema calcio, sarebbe un colpo durissimo se il campionato non finisse".
RIPARTENZA - "Siamo attaccati alla Juve, ma il discorso è da vedere all'intero sistema del calcio. Uno stop causerebbe danni a tutto il sistema. Abbiamo interrotto subito gli allenamenti, siamo stati i primi a fermarci a marzo. E a metterci in quarantena. Questo è un atto di responsabilità della società. I numeri ora sono in decremento, cerchiamo di finire stagione e campionato. Le decisioni del governo? Le scorse settimane c'erano numeri ancora incerti, ci sta che non si era ancora presa una decisione. Ora tutti i paesi europei stanno decidendo, anche l'Italia dovrà farlo. Si è parlato del 18 come giorno per la ripresa degli allenamenti collettivi, me lo auguro. Poi mi auguro che venga fissato un giorno per la ripresa del campionato, prima avviene e meglio è. Ma sta alla politica prendere queste decisioni".
CALCIATORE POSITIVO - "E' questo il punto interrogativo che ancora non ci ha permesso una ripartenza certa e sicura. Cosa succederà se un giocatore dovesse risultare positivo? Dovremo capire cosa dirà il protocollo. Speriamo di capirlo nelle prossime ore. Abbiamo dedicato 48 ore per i test sierologici ai nostri calciatori e staff, non abbiamo avuto nessuna sorpresa o positività. Non finire il campionato? Non ci siamo posti il problema, restiamo dell'idea che il campionato andrà finito. I tempi ci sono, compatibilmente con la situazione sanitaria italiana. In caso contrario sarà il presidente a prendere decisioni. Un eventuale ritiro? Rimane un punto interrogativo. Mi auguro di poter fare quello ad Auronzo di Cadore in estate dopo la fine del campionato. Magari in mezzo ai nostri tifosi, come gli ultimi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA