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Notizie Lazio – Diaconale: “3-3 con l’Atalanta la vera svolta. Scudetto? Fatto 30…facciamo 31”

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Il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi in una diretta Facebook con la pagina "Juventus divanum" su alcuni temi attuali

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Il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi in una diretta Facebook con la pagina "Juventus divanum" su alcuni temi attuali. Ecco le sue principali parole:

"Dopo lo stop conterà molto l'aspetto psicologico e come arriveranno i calciatori. La Juve ha una rosa importante, con calciatori che cambiano le partite ma la Lazio non è da meno. Bisogna avere rispetto ed umiltà, e la Lazio ne ha sempre avuti. L'importante è che la competizione sia leale, alla fine decide il campo".

INZAGHI- "Che se ne doveva andare sono chiacchiere da giornali. Sull'interesse di altri club, magari sono cose che fanno piacere, ma non posso dire se le voci sono fondate o meno perché sono cose che non so".

SCUDETTO - "La vera svolta è stata il 3-3 con l'Atalanta, la voglia mostrata nel secondo tempo hanno portato al pareggio e la consapevolezza nelle successive partite di potersela giocare con chiunque. Questo è anche un insieme di un po' di fattori: la tenuta della società, la fiducia del tecnico, la forza della squadra, avere obiettivi chiari, il sostegno del pubblico. Abbiamo un connubio fortissimo con i nostri tifosi, ritrovati. In più la società si è dimostrata solida. Sperando che il futuro possa essere sempre più ambizioso. La Lazio ha fatto un buon campionato, giocando un bel calcio. La gente esce dallo stadio divertita e questo fa piacere. L'obiettivo è ormai ad un passo, arrivare secondi sarebbe un grandissimo risultato ma dico di provare una volta fatto 30...facciamo 31". 

RIPRESA - "Bisogna vedere quando si potrà. Sicuramente una squadra forte come la Juve può partire avvantaggiata. Ma non va dimenticato il fattore psicologico, spesso vince chi ha più fame. La sosta non può aver spento la nostra fame. Le polemiche sulla Juve? E' giusto che chi ha i mezzi per allenarsi, come Ronaldo, in tutta sicurezza lo faccia. Certo questo significa avere vantaggi quando si riprenderà. Pazienza. Non abbiamo di certo la certezza che ricominciando abbiamo lo scudetto in tasca, abbiamo di fronte la Juventus. Il problema vero, però, se non si riprende, è la tenuta di tutto il sistema calcio. E' tutto il settore che rischia una crisi senza precedenti, vale per tutte le industrie e settori, così come per il calcio. Anche nel caso fossimo stati primi, ci saremmo battuti per la ripresa. La vittoria sul campo non è paragonabile nemmeno lontanamente a quella a tavolino. Certo, magari per noi sarebbe stato diverso accettare una vittoria a tavolino, perché celebrerebbe qualcosa di irripetibile che questa squadra ha fatto, il giusto premio per un grande campionato. Ma vorremo comunque vincerlo sul campo, abbiamo le qualità per farlo".

MERCATO - "Lotito vuole onorare l'impegno di presentare una squadra competitiva in Champions su palcoscenici internazionali e quindi è sicuramente pronto a rafforzare questa rosa. Milinkovic? E' un grande calciatore, resta con noi. Non credo proprio vada alla Juve, ma comunque ci sono Lotito e Tare che si occupano di queste cose, io non ho queste competenze e parlerei di una cosa che non conosco. Ma i nostri campioni ce li teniamo stretti come fatto negli ultimi anni. Non so se il valore dei calciatori diminuirà dopo quest'emergenza. Non credo comunque che ci saranno ripercussioni importanti. Soprattutto per i nostri calciatori, ma un po' in generale. Noi non abbiamo esigenze di vendere e non metteremo nessuno sul mercato. I giocatori forti li abbiamo in casa. Cataldi, ad esempio, si è dimostrato all'altezza. Quando entra non fa rimpiangere i titolari, ma non è il solo. C'è un clima solido tra squadra, staff, Inzaghi, Tare, Peruzzi, società e tifoseria. Questo non può fare che bene".