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—Il Brescia è già matematicamente retrocesso in serie B, senza più nulla da chiedere al campionato. Un'annata sciagurata quella dei lombardi, dopo la promozione dello scorso anno, quando vinse il campionato cadetto in maniera convincente. Prometteva bene anche l'approdo in A, con una squadra da confermare con qualche innesto come Balotelli. L'ennesimo fallimento di Supermario (il "mea culpa" è arrivato anche dallo stesso Cellino), qualche infortunio di troppo (vedi Dessena) e una condizione non delle migliori, hanno portato all'amara conclusione. Si poteva sicuramente fare di più, anche a fronte della rosa bresciana. Lo scontro, che sul campo può sembrare impari, è anche politico tra Lotito e Cellino, ai fronti opposti in merito alla possibile ripartenza del campionato. E' probabile la richiesta di dare il massimo da parte del patron lombardo. La Lazio non deve assolutamente sottovalutare l'impegno, ricordandosi di Lazio-Chievo dell'anno scorso. Ecco, i biancocelesti sono capaci di queste "imprese", da scongiurare. Per prima cosa perché la corsa per il secondo/terzo posto è viva, vincendo entrambe le ultime sfide si ha la certezza matematica di non arrivare quarti (sebbene l'ultima sia a Napoli, campo tutt'altro che semplice), poi ovviamente per un fatto di gloria e prestigio: non vincere con una squadra già retrocessa non si fa bella figura.