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Da 70 anni sempre allo stadio: Maria Pia e una fedeltà chiamata Lazio
ROMA - In un tempo in cui non si perde occasione per creare, molto spesso ad arte, un clima di tensione attorno al calcio e alle tifoserie, da Roma arriva una meravigliosa testimonianza di fede e di amore ad una squadra di calcio. Chi va allo...
Quando poi si accenna a parlare del primo scudetto, la signora Maria Pia trattiene a stento l’emozione: “Mamma mia che ricordi, fu una stagione indimenticabile. I personaggi che ricordo con più affetto sono l’allenatore Tommaso Maestrelli e Giorgio Chinaglia. Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Long John nel periodo in cui aprì un negozio di abbigliamento alla Balduina, nella zona in cui abitavamo all’epoca. Il legame tra Chinaglia e Maestrelli fu così forte che sono stati sepolti nella stessa cappella e quando li vado a trovare al cimitero di Prima Porta mi commuovo”. Altri ricordi sono riservati a Bob Lovati (“Veniva a comprare il cappottino per il figlio nel nostro negozio: una grandissima persona”) e per Giuseppe Signori (“Lo aspettavo per salutarlo a fine partita fuori lo stadio assieme ai suoi genitori che venivano a vederlo”). Un’altra persona degna di nota per Maria Pia è il presidentissimo Sergio Cragnotti: “Ci ha portato al vertice in Europa. Un uomo di grande stile che avevo il piacere di salutare la domenica in Tribuna. La domenica dello scudetto fu vissuta intensamente fino all’ultimo secondo, col cuore sospeso per la partita della Juve a Perugia. I miei nipoti erano in mezzo al campo: fu una gioia immensa”. Dai sogni di ieri alla realtà di oggi: “Questo presidente, Lotito, invece me fa ‘na pena, viene sempre contestato. È ovvio che c’è una bella differenza tra le due squadre”. Quando si chiede a Maria Pia cos’è la Lazio per lei, la risposta è secca: “Tutto!”. Poi specifica: “Io ho 88 anni, ringraziando Iddio non ho nessun dolore e fino a quando morirò griderò sempre ‘forza Lazio!’”. La fede di Maria Pia è immensa come il cielo. Ed ha i suoi stessi colori. (lultimaribattuta.it)
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