SIVIGLIA – Prima la strigliata alla squadra, poi soprattutto quella a Inzaghi all'interno di una stanza. Altro che pace ritrovata, il presidente è sempre più orientato a salutare il mister alla fine dell'annata.
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Esclusiva, il destino d’Inzaghi è appeso a Milan e derby
Lotito ha deciso di mandar via l'allenatore a fine stagione, ma le prossime due gare potrebbero già essere decisive
Da quest'estate non si sono mai più ritrovati al di là delle dichiarazioni di facciata, Lotito e Inzaghi sono all'ultima volta. Anzi, forse le ultime due. Perché, nonostante non ci sia nessuna voglia di mettere un altro allenatore a busta paga, il presidente sarebbe persino pronto a “cacciare” il suo figlioccio, se dovessero arrivare altre due sconfitte contro Milan e Roma. Secondo le nostre indiscrezioni, insomma, le prossime due gare (dopo l'uscita dall'Europa League) sarebbero decisive non solo per le sorti della stagione (Coppa Italia e Champions), ma anche per quelle dell'allenatore. Inzaghi rischia eccome, a meno che non sia una minaccia da sprone, prima del finale. Un finale abbastanza scontato perché sarà lui a pagare per tutti (medici, preparatori e mancati acquisti di Tare) a fine anno. Dopo 15 anni di questa presidenza vi aspettavate un altro risultato? Per carità, anche il mister ha le sue colpe: dall'intransigenza tattica (col 4-3-1-2 si è giocato meglio a Siviglia) all'incapacità di essere decisivo in positivo coi cambi come un tempo sino al pochissimo e forzato utilizzo – ciò che non va più giù alla società – dei nuovi acquisti in campo. Inzaghi ormai, subito o più avanti, non ha scampo.
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