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ESCLUSIVA – Stendardo: “Avvocato e docente, ma il calcio resta la mia passione. Inzaghi valore aggiunto. Radu? Prevarrà il buon senso”

Guglielmo Stendardo, ex difensore della Lazio, in esclusiva per Cittaceleste

redazionecittaceleste

Di Giovanni Manco

ROMA - Guglielmo Stendardo, laziale dal 2005 al 2008 e poi dal 2009 al 2012, ha gentilmente parlato in esclusiva ai nostri microfoni. L'ex difensore biancoceleste, attualmente docente e calciatore presso l'università LUISS, si è espresso in merito a numerosi temi.

Conferma in blocco dell'organigramma: Inzaghi, Tare e Peruzzi restano. È un fattore importante in vista della prossima stagione?

"È importante perché significa dare prosecuzione ad un progetto che continua a crescere. Sono persone che conoscono benissimo il mondo Lazio, sanno cosa vogliono i tifosi e sanno come operare, dunque ben vengano personalità come le loro. Inzaghi? È stato ed è il valore aggiunto della Lazio. Ha dimostrato di essere una persona capace ed un allenatore bravo, che può ancora migliorare con la Lazio".

Che idea ti sei fatto sulla vicenda legata a Stefan Radu?

"Io non penso che Radu voglia andare via, è molto legato a Roma e alla Lazio. Sono sicuro che farà di tutto per restare qui. La Lazio gli ha dato tanto, e lui ha dato tanto alla Lazio, quindi credo che con un po' di buon senso si possa trovare una soluzione che soddisfi tutti. Radu è un giocatore importante sia dentro che fuori dal campo, quest'anno ha fatto oltre 30 partite quindi è ancora molto affidabile".

Cosa deve fare la Lazio per ambire seriamente al quarto posto? Cosa manca?

"Quest'anno è stato un campionato non bellissimo per la Lazio, salvato dalla vittoria in Coppa Italia. Si poteva e si doveva arrivare al quarto posto, se ci è arrivata l'Atalanta poteva benissimo riuscirci anche la squadra di Inzaghi. Secondo me mancano continuità e costanza, serve determinazione anche con le piccole: se perdi in casa contro il Chievo e pareggi col Sassuolo, vuol dire che non vuoi andare in Champions. Si sono palesate delle lacune. Sono sicuro, però, che quest'anno Inzaghi farà di tutto per scuotere il gruppo e spingerlo a riprovarci. Mercato? Chiaro che può sempre arrivare qualcosa di meglio, però dico che chi arriva deve alzare il livello qualitativo della squadra. La Lazio ha un organico molto competitivo, quindi chi arriva deve essere più forte di quelli che attualmente ci sono in rosa".

Come va la carriera di Stendardo alla LUISS?

"Ormai sono un ex calciatore. Sono un avvocato principiante. Ho avuto la fortuna di rappresentare un ateneo importante come la LUISS che mi ha dato la possibilità e di continuare a giocare e di intraprendere la carriera accademica, come docente di diritto dello sport. Questo mi gratifica. Spero che il nostro sistema calcio possa ripartire da una rivoluzione culturale - cosa su cui mi batto molto - e la LUISS è emblematica in questo senso, perché giochi a calcio ma contemporaneamente studi. Questo è importante, perché sicuramente lo sport è fondamentale ma poi devi preparati per la vita che viene dopo una carriera. Ritorno nel calcio? Sono contento di essere un libero professionista, ma se un giorno dovesse arrivare una proposta dal mondo delle istituzioni calcistiche la prenderei in considerazione, d'altronde il calcio è stato ed è ancora la mia grande passione. Per ora sono concentrato su quello che faccio, poi se arriveranno proposte le valuterò come ho sempre fatto nella mia vita".

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