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ESCLUSIVA, Michela Immobile: “Tra parmigiane, la Lazio e quell’sms… Vi racconto il mio Ciro”

Per avvicinarsi al match di domenica sera, i microfoni di Cittaceleste intervistano in esclusiva Michela Immobile, mamma di Ciro

redazionecittaceleste

Di RAMONA MARCONI

ROMA - E'sicuramente il giocatore più amato dai tifosi laziali. Non esiste partita in cui dalla Curva non si senta inneggiare al suo nome.

Il coro dalle tribune intona sempre all'unisono: "Olè Olè Olè... Ciro-Ciro".  E lui quei cori se li è meritati dal primo all'ultimo a suon di gol e km macinati sul campo. Con costanza, determinazione, altruismo e la capacità di sacrificarsi. Se li è meritati anche fuori dal campo, con la sua faccia da scugnizzo e quell'accento napoletano che fa simpatia un po' a tutti, rendendolo molto popolare anche sui social. Domenica servirà il miglior Ciro per cercare di far male alla Juve, avversario mai domo e ancora imbattuto in campionato. Inzaghi e i laziali si affidano a lui e al suo estro. Per avvicinarsi al match di domenica sera, i microfoni di Cittaceleste intervistano in esclusiva mamma Michela, che ringraziamo non solo per il tempo dedicato ma anche per averci raccontato un Ciro inedito.

Ciro da bambino e la sua passione per il calcio...

L'ha presa da suo padre Antonio, che lo portava sempre agli allenamenti quando era ancora un bambino. Aveva 5 anni, giocava con i pulcini del Torre Annunziata 88. Mi dicevano che era troppo piccolo, che non ce l'avrebbe fatta, ma alla fine ha vinto lui. L'ho capito subito che avrebbe fatto questo nella vita: a casa rompeva tutto con quel pallone tra i piedi...

E a scuola?

Beh... a scuola poteva fare decisamente di più. Non si applicava molto e io lo ricattavo. Gli dicevo che se voleva continuare ad allenarsi doveva andare bene a scuola. Poi il calcio è diventato molto di più di qualche allenamento e così, quando aveva solo 17 anni e giocava nella Juve, mi mandò un messaggio dal pullman, che ancora ricordo: "mamma, non ti arrabbiare, ma non posso continuare a studiare, non ce la faccio". Io mi reputo una mamma orgogliosa e tanto fortunata. Ho due figli fantastici: il primo si è laureato e il secondo, Ciro, inutile che vi dica quante soddisfazioni mi ha dato.

Piatto preferito? 

Il piatto preferito di Ciro è la parmigiana. Quando è venuto a Napoli me l'ha chiesta espressamente e io gliel'ho fatta trovare. Va pazzo per la parmigiana...

Come ha conosciuto Jessica?

Si sono conosciuti quando Ciro giocava al Pescara, da lì è stato un colpo di fulmine. Non si sono più lasciati neanche per un attimo. Io ho un bellissimo rapporto con Jessica e con l'altra nuora, sono due ragazze fantastiche.

Ciro in "versione"papà?

E' un padre fantastico. E' sempre presente con le sue bambine. Spesso gli impegni lo portano a stare lontano da casa, ma lui riesce sempre ad essere presente e a non fargli mai mancare il suo amore.

Il rapporto con i tifosi laziali?

Bisogna dire che Ciro si è sempre fatto volere bene in qualsiasi squadra abbia militato. E' un ragazzo d'oro, super generoso. Fa tanto volontariato e aiuta anche i bambini meno fortunati. Con i tifosi laziali ha un rapporto bellissimo, direi unico. La Lazio è la sua famiglia, Roma è la sua casa e lui sta benissimo alla Lazio.

Lazio-Juve?

Che vinca il migliore, sperando che il nostro Ciro ci possa far gioire...