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VAR, Rosetti: “Non può risolvere tutti i problemi del calcio”

Le parole dell'ex arbitro e attuale designatore UEFA Roberto Rosetti sul VAR

redazionecittaceleste

ROMA - Il designatore UEFA Roberto Rosetti ha parlato del VAR durante un briefing sulla tecnologia in campo. Queste le sue parole: "Il Var non può eliminare i problemi nel calcio perché comunque davanti uno schermo c’è sempre una

persona. Ci sono delle decisioni delle volte controverse, ma è comunque un progetto giovane e dobbiamo migliorarlo. L’obiettivo principale è eliminare gli errori chiari ed evidenti, non sostituirsi all’arbitro. Pochi giorni fa abbiamo terminato il nostro seminario invernale a Lisbona e lavoriamo molto per raggiungere un’uniformità. Gli arbitri devono utilizzare questa tecnologia tutti nella stessa maniera. L’arbitro resta comunque responsabile delle decisioni in campo e noi vogliamo che sia centrale in tal senso, quando il Var ha delle immagini chiare l’addetto può intervenire. I giocatori non possono richiedere l’utilizzo della tecnologia e quando lo fanno vanno poi sanzionati”.

SUL FUORIGIOCO:Si cerca di trovare il giusto fotogramma in cui si tocca il pallone durante il lancio. Se si usa la super slow motion ci sono due fotogrammi in cui la palla è a contatto con il piede e noi usiamo il primo di questi per determinare l’inizio del passaggio. Poi ovviamente l’addetto Var deve selezionare la telecamera migliore per l’angolazione e si guarda la proiezione delle linee. L’operatore ovviamente aiuterà tutto il processo, ma coloro che definiscono il primo e ultimo tocco sono sempre gli addetti Var”.

SUL FALLO DI MANO: “Se l’addetto Var vede un chiaro movimento verso la palla, allora interviene. Se vediamo una posizione chiaramente innaturale e questo giocatore sta ingrandendo il proprio corpo per intercettare la sfera, dobbiamo intervenire. Non è facile capirlo, ma dobbiamo farlo. Se viene segnato un gol di mano e la deviazione sembra chiara chiediamo una revisione dell’azione. In generale l’intervento medio del Var dura 68 secondi, senza la revisione si abbassa a circa 30 secondi. Se perdiamo un minuto e mezzo per una decisione cruciale della partita non credo sia un problema. La precisione è più importante della tempestività, ma il tempo resta importante. E’ una cosa che intendiamo migliorare".