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Di Canio tra i manager più “folli”: ecco cosa vietava ai suoi giocatori

Paolo Di Canio, ex attaccane della Lazio.

Paolo Di Canio era un vero osso duro come giocatore, ma anche come allenatore

redazionecittaceleste

ROMA - Un vero osso duro come giocatore, ma forse ancor peggio come allenatore: Paolo Di Canio deve essere stato un vero sergente di ferro nelle vesti da manager. Sportmediaset ha stilato un elenco molto particolari, i divieti più assurdi impartiti dagli allenatori alle loro squadre. Tra il divieto di mangiare Mars di Wenger e quello di astenersi dai funghi di Trapattoni, spunta anche un aneddoto relativo all'ex centravanti della Lazio: ai tempi del Sunderland, con lui in panchina, era vietato cantare sotto la doccia. Serietà, serietà massima.