Quando ha raddoppiato Felipe Anderson, gol pieno di classe e ispirato da un’apertura geniale di Hernanes, ha fatto festa anche Petkovic, tentato dal ruolo di futuro ct della Svizzera e deciso a lasciare a testa alta la Lazio, se possibile, solo a fine stagione. Domenica a Marassi neppure aveva avuto la forza di alzare le braccia dopo il pareggio all’ultimo respiro di Cana. Ieri è sembrato pienamente ancorato alla panchina e concentrato sul suo lavoro, centrando il primo successo in trasferta della stagione. Chissà, potrebbe essere la svolta. Vittoria pesante, perché vale la qualificazione aritmetica ai sedicesimi di Europa League e nell’ultimo turno, battendo i turchi del Trabzonspor, la squadra biancoceleste chiuderebbe in testa il girone, assicurando alla società un bonus supplementare di 400 mila euro e garantendosi un ingresso migliore nel tabellone a eliminazione diretta. La modestia del Legia Varsavia non inganni. Serviranno conferme in campionato (e il Napoli capita a proposito), ma la notizia più bella è che la Lazio è tornata a divertirsi. Una squadra di qualità e capace di tenere bene il campo per novanta minuti, con un assetto logico e collaudato. Così ha cominciato a riscoprire risorse che sembravano sparite. Lampi del vero Hernanes. Segnali di risveglio di Gonzalez. Il primo gol italiano di Felipe Anderson. Le risposte confortanti di Keita e Perea, più la buonissima regia di Biglia. Peccato non sia stata festa totale per tanti tifosi che avevano seguito la Lazio a Varsavia: 120 fermati dalla polizia polacca, altri 150 trattenuti a lungo fuori dalla Pepsi Arena (senza motivo) dopo un pomeriggio di terrore, atmosfera piena di preoccupazioni per chi era riuscito a entrare allo stadio, dove non è successo niente. Per questo motivo non dovrebbero esserci rischi di sanzioni Uefa.
DIFFERENZA – Tanta classe era difficilmente resistibile per il Legia e nella ripresa è salito in cattedra il Profeta. Ha mancato un gol facile, ma poi ne ha inventato uno per Felipe Anderson. Dopo un pallone recuperato da Keita e il fraseggio con Gonzalez, Hernanes ha alzato la testa e con un’apertura geniale ha spiazzato tutta la difesa polacca servendo sul lato opposto l’ex gioiello del Santos, che ha sfruttato l’occasione dimostrando altrettanta rapidità d’esecuzione. Stop e tiro d’esterno destro, diagonale nell’angolino, quasi fosse un colpo da biliardo. L’arbitro olandese Blom ha negato un rigore solare a Keita, Biglia ha salvato sulla linea dopo un’uscita avventurosa di Berisha. Partita chiusa, aspettando buone notizie dall’unità di crisi dell’ambasciata italiana, intervenuta per permettere ai tifosi della Lazio di tornare oggi a casa.
Corriere dello Sport
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