Brayan Perea, preso all’inizio di febbraio, annunciato e portato a giugno per le visite mediche a Roma, è ancora in Colombia. Ha saltato il ritiro di Auronzo di Cadore e anche quello di Fiuggi, freme in attesa del via libera, garantito dalla società biancoceleste. Lotito e Tare lavorano per trovare una soluzione. Bisogna aprire una casella da extracomunitario per rendere possibile il suo tesseramento. La grana è legata al nigeriano Sani Emmanuel. Rientrava dal prestito alla Salernitana, ha rifiutato tutte le offerte che gli sono state prospettate, ora si è capito perchè. E’ in scadenza di contratto (30 giugno 2014) e preferirebbe andarsene a parametro zero, scegliendo dove andare, oppure risolvendo il contratto a gennaio. Sta puntando i piedi, ma la Lazio conta di risolvere il problema in breve tempo e in ogni caso entro il 2 settembre. Su Perea sono stati investiti quasi quattro milioni di euro, il Deportivo Cali ha incassato la prima rata e Tare crede fortemente nel giocatore, tanto da paragonarlo ad un giovanissimo Cavani.
BERISHA – E’ tornato a parlare il portiere albanese, conteso da Chievo (depositato un contratto con validità primo gennaio 2014) e Lazio. «Il Chievo era in contatto, ma non con me. Ora non voglio andarci. Non è una buona opportunità per me, quindi non vi è alcuna operazione. Ho alcuni contatti in serie A e li trovo interessanti per me. Ci sono diverse opzioni, ma non ho ancora deciso. Cercherò di farlo dopo la pausa per le Nazionali. Se partirei subito? Sì, può essere, ma vedremo cosa succede. Credo che sia giusto che il Kalmar incassi qualcosa dalla mia cessione. Anche se non c’è molto tempo».
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