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Ciro impreciso e ferito, la Lazio non supera l’effetto Bayern

redazionecittaceleste

La Lazio crolla, Immobile soffre

ROMA - Le cose succedono in pochi attimi ma cambiano il tempo restante, e la Lazio ora deve stare attenta - molto attenta - a quello che potremmo coniare come effetto Bayern. L'ottavo di finale di Champions League doveva essere un premio, la ricompensa dopo anni di lavoro e crescita collettiva; la sfida contro i campioni d'Europa, del Mondo, di tutto, doveva essere uno stimolo, il segnale definitivo che avrebbe dovuto far dire: oh sì, ci siamo, finalmente tra le migliori della classe, dove meritiamo di stare. E invece, quel Bayern, potrebbe divenire galeotto. Tutta la settimana che ha preceduto Bologna-Lazioha visto il tentativo di scongiurare i possibili contraccolpi psicologici del pesante ko contro i bavaresi, c'era fiducia che la Lazio sarebbe stata in grado di arginare l'amarezza e focalizzarsi sul campionato e sul reale obiettivo stagionale: una nuova qualificazione in Champions League. Ma la prestazioni degli uomini in maglia verde, lì al Dall'Ara, ci ha detto ben altro.

Ciro con la tendinite

La Lazio perde, male, contro il Bologna. il 2-0 è un passivo che nasconde al suo interno una prestazione inerme, molle, timorosa. La squadra non è stata in grado di palleggiare, di far girare il pallone, di verticalizzare, di andare alla conclusione... Insomma, non ha saputo far nulla di quelle cose che di solito gli vengono tanto bene. S'è rotto qualcosa, le certezze della Lazio sono morte e sepolte sul campo dell'Olimpico dove il Bayern ha fatto a pezzetti le Aquile? Se così fosse, queste vanno ritrovate e rifatte proprie, perché le concorrenti per il quarto posto non staranno di certo a guardare. C'è ancora spazio per recuperare, e tempo, ma occorre che la Lazio ritrovi sé stessa. Nota a margine: Ciro Immobile. Il 17 sta vivendo un periodo nero condito da prestazioni incolore. Ieri il rigore calciato è stato un dolce regalo che Skorupski ha inghiottito in un sol boccone. L'edizione odierna del Corriere dello Sport avanza l'alibi che scagiona - e in parte giustifica - Re Ciro: la tendinite. Lo attanaglia da settimane, e ne condiziona evidentemente le prestazioni.