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Lazio-Cagliari, top&flop: Ciro non conosce crisi, difesa horror

Immobile

Il meglio ed il peggio di Lazio-Cagliari

redazionecittaceleste

TOP

IMMOBILE - Non conosce crisi l'attaccante della Lazio, il capitano flirta con il gol anche nelle giornate più cupe. Ieri ha messo a segno la rete illusoria dell'1-0, un colpo di testa perfetto su cross di Milinkovic. Continua ad inanellare gol e record, adesso è a -16 dal record - in maglia biancoceleste - di Silvio Piola. Cambiano gli allenatori ma non la sostanza: Ciro Immobile è una macchina da gol.

CATALDI - Si è messo in luce in termini di personalità e di qualità: ha preso in mano la squadra diventando il perno del palleggio e provando, di tanto in tanto, a verticalizzare un po' il gioco. Poi il gol: una perla a sugellare la bella prestazione. Sembra essere un giocatore che si confà al sarrismo, la sensazione è che lo vedremo spesso in campo.

FLOP

LEIVA - Conferma il trend di questo inizio di stagione. Il brasiliano appare lento e in affanno fisicamente. Ieri è stato schermato dalla marcatura in fase di non possesso di Joao Pedro e Keita, il risultato? Non è riuscito minimamente a dettare i tempi di gioco. Anche in fase di interdizione non è riuscito a dare il suo solito apporto, in occasione del primo gol non riesce a schermare e lascia sfoderare l'azione cagliaritana. Martusciello lo richiama dopo 10 minuti di secondo tempo, inevitabile.

LA DIFESA - Ma le colpe del primo gol sono da condividere tutte con una difesa che appare, ancora, come un alunno pessimo che non riesce ad apprendere le nozioni del proprio maestro Sarri. Nessun progresso dalla retroguardia che incassa due gol e dimostra che il cammino è ancora lungo, lunghisimo. La prima rete incassata mette in luce tutte le difficoltà: Luiz Felipe ed Acerbi salgono insieme facendosi attrarre dalla palla, questo permette a Joao Pedro di essere imbeccato tutto solo nel cuore dell'area di rigore. Luiz Felipe, poi, ha sulla coscienza anche la marcatura debole - in occasione del secondo gol subito - sempre su Joao Pedro. Male, molto male.