Bastos e la ricerca della felicità, il quarto è l’anno buono?

ROMA - Con 46 gol subiti nell'ultima Serie A, la Lazio avverte il bisogno di rinforzare la propria difesa. Tra disattenzioni, errori e bisogni di ringiovanimento, la retroguardia si sta avviando verso una rivoluzione. Tanti coloro che potrebbero lasciare la Capitale - non ultimo il veterano Radu -, ma a quanto pare fra questi non c'è Bastos Quissanga.

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La sua ultima stagione è stata come un dado a due facce: la prima parte da desaparecido, la seconda da protagonista. O meglio, in evidente crescita. La stessa che si aspetta Simone Inzaghi da lui anche per l'anno prossimo, quello nel quale proverà finalmente ad imporsi come titolare. 28 presenze per lui, le migliori probabilmente nella Coppa Italia vinta dalla Lazio contro l'Atalanta. Bastos è duttile, abile nell'uno contro uno e esplosivo fisicamente; se riuscirà ad evitare distrazioni potrà riuscire ad imporsi come titolare. Se Acerbi è inamovibile, Luiz Felipe non è ancora una certezza mentre Vavro - manca poco al suo acquisto - andrà testato. L'ex Rostov spera di convincere Inzaghi e conquistare, finalmente, anche i tifosi biancocelesti. La felicità ha un prezzo, ma Bastos pensa di averlo pagato abbondantemente.

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di Lorenzo Ottaviani