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Lazio e Inzaghi contro i loro tabù: San Siro rossonero e Gattuso

Inzaghi

In una sola occasione la Lazio e Inzaghi vogliono sfatare i loro tabù

redazionecittaceleste

di Lorenzo Beccarisi

ROMA - Stasera la Lazio è chiamata al primo esame del proprio finale di stagione. I biancocelesti se la vedranno contro il Milan a San Siro.

Si tratterà di una sfida fondamentale in ottica quarto posto che nessuno dei due club vorrà sbagliare. Un passo falso sarebbe deleterio per entrambe. Dal canto suo la Lazio vorrà emulare la bella vittoria contro l'Inter e scacciare i fantasmi delle gare contro Spal e Sassuolo. Di fronte però ci sarà un Milan arrabbiato. I rossoneri provengono da quattro partite senza vincere e dal bel match disputato all'Allianz Stadium non senza qualche polemica.

L'OCCASIONE PER SFATARE TUTTI I TABÙ

Quella di stasera sarà un'occasione fondamentale per la Lazio. In primis per il proprio obbiettivo. Ottenere tre punti significherebbe agganciare il Milan al quarto posto, ma con una partita in meno da disputare in casa contro l'Udinese. Oltre a motivi di classifica però, ci sono altri aspetti che rendono questo Milan-Lazio speciale. La parole chiave è "tabù". Si, perché sia il club capitolino, che il suo tecnico Simone Inzaghi, hanno tanta voglia di invertire i rispettivi risultati negativi contro il club milanese e Gattuso. La Lazio non riesce a espugnare San Siro rossonero da quasi 30 anni. L'ultima vittoria biancoceleste in trasferta contro il Milan risale al 3 settembre del 1989.

Era una Lazio che lottava per la salvezza quella che si presentò a San Siro con un vero e proprio "catenaccio", come si suol dire in gergo calcistico. Eppure, contro i rossoneri stellari di Sacchi, senza praticamente tirare in porta la squadra di Giuseppe Materazzi vinse 0-1. Determinante l'autorete di Maldini. Da lì però nessuna vittoria. O pareggi o sconfitte. La Lazio vuole invertire a rotta prima che i 30 anni diventino effettivi. Ecco invece il capitolo Inzaghi. Il tecnico piacentino non è mai riuscito a battere Rino Gattuso da quando si è seduto sulla panchina del Milan. È l'unico tecnico, insieme a Sarri, contro il quale la casella delle vittorie ancora recita "0". Ecco spiegata l'importanza della sfida di stasera. Sfatando entrambi questi tabù i biancocelesti tornerebbero lanciatissimi verso l'obbiettivo quarto posto.