ROMA - I giorni passano, ma in casa Lazio rimane l'incertezza per il futuro della panchina della prima squadra.

Nonostante la società abbia proposto a Inzaghi un rinnovo di altri due anni a un ingaggio che arriverebbe a circa 2,5 milioni di euro con i bonus, il tecnico piacentino continua a tentennare. Niente a che vedere con il club capitolino. Lui ne è praticamente un tifoso, lo ha sempre dimostrato anche attraverso la partecipazione emotiva in ogni gara. I suoi dubbi derivano da eventuali altre offerte da top club, su tutti la Juventus, ma anche il Milan.

IL PATTO DI NON AGGRESSIONE

Secondo quanto riportato dai vari quotidiani stamane, sembra che la Lazio e Inzaghi siano arrivati a un patto. Simone sarebbe pronto a sposare di nuovo la causa biancoceleste, ma a condizione che Lotito lo lasci andare in caso di un'eventuale offerta di una big. Ebbene sì, perché il tecnico piacentino alla fine potrebbe rientrare sia nel piano Juve che in quello Milan. Se infatti i bianconeri dovessero incassare il no di Sarri e Pochettino, ecco che allora la terza scelta sarebbe l'allenatore dei biancocelesti. In ottica rossonera invece Inzaghino è il favorito principale insieme a Giampaolo. Si tratta di due club con mezzi e disponibilità diversi rispetto alla Lazio, i quali assicurerebbero all'attuale tecnico biancoceleste basi molto più solide per il futuro, ma soprattutto di costruirgli una squadra a suo piacimento, cosa che Lotito gli ha garantito solo a tratti in questi tre anni. Ulteriori novità potrebbero essere dietro l'angolo.

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