ROMA - Milan Badelj quest'anno è stato l'esempio perfetto del calciatore che non riesce ad ambientarsi con un nuovo club.

Arrivato ad agosto con molte aspettative il vice campione del Mondo con la Croazia al Mondiale di Russia 2018, in questa stagione biancoceleste non è mai riuscito a lasciare il segno, o quasi. Troppe poche le gare in cui il centrocampista ha dimostrato tutto il buono fatto vedere nell'esperienza alla Fiorentina.

PRIMA AURONZO, POI IL FUTURO 

Anche il fatto che il calciatore non sia mai riuscito a stabilirsi nelle gerarchie di Simone Inzaghi la dice lunga sulla sua annata sottotono. Togliere il posto a Leiva non sarebbe stata di certo un'impresa semplice per chiunque. Con prestazioni sopra la media però, magari Badelj avrebbe spinto il tecnico piacentino a farlo giocare insieme al brasiliano in cabina di regia, anche per cambiare i dettami tattici. Invece niente da fare. Il numero 25 è stato perennemente la riserva del brasiliano e alle volte gli è stato preferito anche Danilo Cataldi, uno che invece quest'anno ha reso molto bene quando chiamato in causa. Ecco spiegato il motivo per il quale da tempo su Badelj ci sono voci riguardanti un possibile addio alla Lazio. Su tutte si è parlato di Bordeaux (dove c'è il suo ex tecnico Paulo Sousa) e Cagliari. Il calciatore nel frattempo a inizio luglio si presenterà al ritiro di Auronzo di Cadore. Poi da lì decidera il da farsi sul suo futuro.

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