di Leonardo Mazzeo
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Muslera e quei due rigori parati
Il portiere uruguaiano potrebbe tornare a vestire la maglia della Lazio. Riviviamo il momento più alto della sua esperienza in biancoceleste.
ROMA - 13 maggio 2009, Stadio Olimpico. Scendono in campo Lazio e Sampdoria per contendersi la Coppa Italia. Dopo novanta minuti, la partita è ferma sull'uno a uno. In goal, Zarate e Pazzini, gli uomini simbolo di quelle due squadre. Un altro uomo simbolo della Samp di quegli anni era Antonio Cassano. Sarà proprio lui a tirare il primo rigore, dopo che i supplementari non avevano decretato nessun vincitore. E Fantantonio, davanti, si troverà Fernando Muslera
PRECEDENTI
Lui, Fernando, di rigori in biancoceleste ne aveva già parati due. Uno ad Amauri, nella finale di stagione 2007-2008. E uno a Bellucci, a gennaio del 2009, nella sfida del Ferraris contro la Sampdoria. I blucerchiati, quindi, avevano già avuto prova in prima persona delle abilità del portierino uruguaiano nelle sfide dagli undici metri. Quel rigore lì se lo era conquistato Cassano. Qualche mese dopo, eccoli lì. Primo rigore della lotteria. Cassano si prepara, prende la rincorsa, tira. Muslera si tuffa alla sua destra e riesce a intercettare il pallone.
SFIDA INFINITA
RITORNO?
E così arriviamo al finale di questa stagione. Muslera, dal 2011, veste la maglia del Galatasaaray. Le voci su un suo possibile ritorno hanno cominciato a diffondersi due giorni fa. Ci sarebbe stato un incontro tra il giocatore e Igli Tare, a Roma. L'uruguaiano, verosimilmente, contenderebbe il posto da titolare a Strakosha, date le precarie condizioni di Marchetti (che a fine stagione potrebbe anche lasciare). E poi c'è Ivan Vargic. La sua stagione in biancoceleste, nonostante la partita da titolare contro l'Inter, resta un mistero: CONTINUA A LEGGERE
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