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Tutto fumo e niente arrosto: Lazio, quanti (quasi) acquisti messi a segno!

Wesley, attaccante brasiliano del Brugge

La Lazio perde Wesley, ma non è certo la prima volta che un colpo sfuma sul più bello

redazionecittaceleste

ROMA - Andarci vicino conta solo a bocce, su questo ci sono ben pochi dubbi. Se però ci fosse un premio per chi ci è andato solo vicino - e non parliamo dei cugini che al massimo arrivano secondi - la Lazio ne avrebbe collezionati parecchi. Tempestività ed efficienza, sono probabilmente queste le parole da cui ripartire in vista del calciomercato estivo. Oppure si rischia di restare con un bel nulla in mano.

Wesley è sfumato: va all'Aston Villa - che ha messo sul piatto 25 milioni di euro senza troppi patemi - e la Lazio resta col piatto vuoto. E come detto, non è certo la prima volta. Di esempi se ne possono fare a iosa: dal fax saltato per Rodrigo Battaglia, alla commissione non pagata all'agente Burak Ylmaz, ai problemi col fondo americano di Felipe Anderson, per passare ai celebri quasi rinnovi di De Silvestri, Pandev, Keita, de Vrij...

Al calciomercato piace spesso ripresentarsi uguale a se stesso nelle sue forme, con giocatori che vengono trattati dalla Lazio per due o tre anni di fila. Sempre loro, puntualmente. Lugano, Rodrigo Caio, Dzagoev, Papu Gomez. Ma possiamo andare anche più indietro nel tempo: Diego Buonanotte, Santa Cruz, Guidetti, Van Persie, Adebbayor.

I nomi fatti sono una miseria difronte ai centinaia che si potrebbero menzionare. Eppure, anche solo questi, rendono chiaramente l'idea di come nel calciomercato - ma forse anche nella vita - se vuoi una cosa devi prendertela prima che sia troppo tardi. Anche perché, come detto, non si gioca mica a bocce qua.

Che sia una lezione in vista del proseguo del mercato estivo?

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