MANDAS: Risponde presente al primo squillo di Dimarco, attento poi sulle uscite aeree con qualche brivido di troppo palla al piede. Non può nulla sul gol subito, non gli riesce il miracolo su secondo. VOTO: 6
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Inter-Lazio, le pagelle della redazione: ma quale linea verde? Pedro è l’arma di Baroni
MARUSIC: Questa volta parte a destra in difesa dopo due trasferte sulla trequarti. Porta a casa il compito contro un cliente non facile, senza strafare ma anche senza commettere errori particolari. VOTO: 6
GILA: Vince il ballottaggio con Gigot, dà ragione a Baroni disputando una partita attenta. Può far poco sul gol del vantaggio nerazzurro, bravo a limitarsi nelle sortite offensive quando non necessarie. VOTO: 6
ROMAGNOLI: Circa ottanta minuti di altissimo livello: concentrato, mura chiunque e qualsiasi cosa. Rovina la sua prestazione con la scivolata inutile che porta alla punizione del raddoppio nerazzurro. VOTO: 6
NUNO TAVARES: Quando è in campo è sempre una buona notizia, ma la condizione ben lontana dall’essere quella migliore. Non può dar sfogo alla sua velocità, ma sbaglia anche troppi palloni rispetto al solito. Esce per crampi. VOTO: 5.5 (Dal 65’ HYSAJ: Entra e fa il suo, si limita al compitino contro un avversario non facile da affrontare. VOTO 6)
GUENDOUZI: Non è nel suo miglior momento, ma fa di tutto per non far mancare la solita corsa a tutto campo. Potrebbe risparmiare qualche energia evitando di sbracciarsi come un vigile in mezzo al traffico: la palla persa per lamentarsi non si sa con chi è emblematica. Macchia la sua prestazione ignorando Dumfries sul raddoppio nerazzurro. VOTO: 5.5
ROVELLA: In crescita rispetto alle ultime partite, mette le energie nervose dove quelle fisiche sono finite. Sulla quantità non si discute, manca sempre un briciolo di qualità però in fase offensiva. VOTO: 6
ISAKSEN: Non è al meglio, ma non basta: è tornato nella versione che nessuno vorrebbe vedere. Gli manca sempre un dettaglio per spaccare il mondo, come quando tutto solo davanti a Sommer spreca un pallone pesantissimo. VOTO: 5 (Dal 53’ PEDRO: Un giorno racconteremo a qualcuno di averlo visto giocare con la maglia della Lazio. Leggenda del calcio. VOTO: 9)
VECINO: Un motore incessante, la sua miglior partire per distacco dal ritorno in campo. Insegue tutto e tutti, prova a farsi vedere in area avversaria e dà una mano nella propria. Baroni lo sceglie, lui risponde presente. VOTO: 6.5
DIA: Grande sacrificio nel ruolo non ideale. Tanta corsa, fisico e anche qualità. Come quella che mette in campo per mandare Isaksen tutto solo davanti a Sommer. Il danese, però, purtroppo spreca tutto. VOTO: 6.5
CASTELLANOS: Gara difficilissima per lui: tanta lotta, pochi palloni giocabili. Qualche errore di troppo soprattutto nel primo tempo, poi nel secondo cresce: manda in porta Dia che non riesce a colpire e si guadagna il rigore. Prende un giallo per proteste, ma per molto meno di quanto aveva fatto Calhanoglu poi graziato. VOTO: 6.5
BARONI: Cos’altro volete dire a questo allenatore? Fa miracoli con quello che ha a disposizione, trova la chiave giusta per affrontare l’Inter. A prescindere da quello che sarà il risultato finale c’è vita in questo progetto, a patto di aiutare Baroni. VOTO: 7
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