PROVEDEL: Incolpevole sul gol del Milan. Fino a quel momento era stato attento, mostrando sicurezza su ogni intervento e una serenità anche con i piedi che forse mancava da un po’. Mezzo voto in più di incoraggiamento. VOTO: 6.5
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Milan-Lazio, le pagelle della redazione: Pedro d’acciaio, ma il migliore è…
MARUSIC: Partita interpretata alla perfezione. Mette fisico e quantità, permettendo a Isaksen di sganciarsi con serenità e non facendosi mai superare da due clienti molto scomodi. Uno dei due lo mette ko involontariamente, la speranza è che si tratti solo di una botta. VOTO: 7 (Dal 46’ LAZZARI: Sempre confusionario nelle sue discese verso la porta avversaria, rischiando anche di lasciare scoperta la squadra su una fascia killer. Tutto sommato regge però l’urto, anche se il cross per il pari arriva dalla sua zona. VOTO: 6)
GIGOT: Partita dura per uomini duri: il suo campo di battaglia prediletto. Gioca col sangue agli occhi, rischiando sempre qualcosa ma finendo per annullare totalmente Gimenez. VOTO: 6.5 (Dal 79’ PATRIC: Entra in campo e la Lazio prende gol. Forse non è posizionato al meglio, ma l’errore non è suo. La speranza è che possa diventare una risorsa per il resto della stagione. VOTO: 6)
GILA: Cresce alla distanza, mettendo la firma su un paio di salvataggi importanti. Non è più abituato a giocare sul centrosinistra ma gli basta poco per prendere le misure e giocare una gara attenta contro una squadra totalmente votata all’attacco. VOTO: 6.5
NUNO TAVARES: Ogni sua discesa verso l’area avversaria è una potenziale azione da gol, ogni suo pallone in mezzo un cioccolatino ai compagni. Attaccante aggiunto, difensore assente: si addormenta su Chukwueze che tutto solo buca Provedel. Ed è un errore che pesa tanto, almeno mezzo voto e solo perché salvato dal guizzo di Isaksen e dalla freddezza di Pedro. VOTO: 6.5
GUENDOUZI: Una diga. Altro che fase di calo: è su ogni pallone, su ogni caviglia, su ogni traiettoria. Non conosce stanchezza, gioca una gara magistrale a tutto campo e dimostra perché è sempre titolare da metà dicembre. VOTO: 7.5
ROVELLA: Leggere la pagella di Guendouzi e incollare. Se la Lazio può sostenere certi livelli è grazie a questa coppia d’oro. VOTO: 7.5
ISAKSEN: Vi ricordate quel ragazzo che sembrava giocare sempre col freno a mano tirato? Dimenticatelo. È un’iradiddio, cattivo e motivato. Accetta il rischio di puntare, di calciare in porta: si prende responsabilità. Ed è una spina nel fianco costante, chiedere a Pavlovic. Forse è il più in forma della Lazio, aspettando maggiore cinismo nei tiri si conquista un rigore da tre punti. VOTO: 8
DIA: Ormai si perde il conto delle chance clamorose sprecate da Dia. La caviglia lo tormenta, ma non basta a giustificare l’ennesima prestazione molle sotto porta. Aggravata da una passività fastidiosa sul fallo di Musah. VOTO: 5 (Dall’88’ NOSLIN: SV)
ZACCAGNI: Segna un gol pesantissimo concretizzando il dominio della Lazio nel primo tempo. Si sacrifica, prende calci su calci e lascia il campo stremato a dieci minuti dal termine. Capitano vero, si è preso la squadra sulle spalle. VOTO: 7 (Dal 79’ PEDRO: Freddezza, attributi, classe sopraffina. Il commento è tutto per quel pallone che porta sul dischetto e calcia in porta. Non una cosa da tutti. VOTO: 7.5)
TCHAOUNA: Mezzo accenno di vitalità in un’ora di gioco. Troppo poco a livello personale lo zampino nell’azione che porta al gol di Zaccagni. Meglio di Noslin, ma si vede he non si trova ancora a suo agio al centro. Svaria molto su tutto il fronte offensivo, può essere un’opzione su cui lavorare ma per un futuro tutt’altro che vicino. VOTO: 5.5 (Dal 58’ VECINO: Torna in campo ed è un rientro d’oro, non tanto per la gara di oggi quanto per il prosieguo della stagione. Ben tornato Mati! VOTO: 6)
BARONI: Finalmente la sua Lazio! Dal Milan al Milan, la speranza è che come un girone fa questa partita abbia lo stesso significato per la sua squadra. Quando la Lazio vince a San Siro è sempre storia. E lui, questa sera, la fa vincendo finalmente un altro scontro diretto. VOTO: 8
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