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Cagliari-Lazio, Del Rosso: “Belahyane? Ecco cosa aspettarsi. Oggi segnale importante”

Del Rosso
Le parole dell'allenatore biancoceleste, intervenuto dopo il triplice fischio del match direttamente dalla sala stampa della Unipol Domus
Michele Cerrotta

Buona la prima da primo allenatore della Lazio per Fabrizio Del Rosso. L'allenatore in seconda biancoceleste è intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari. Queste le sue parole.

State cercando di imparare altro oltre al vostro DNA?

Sapevamo di venire qui su un campo difficile, squadra allenata bene e sostenuta dai tifosi che sanno far accendere l’entusiasmo. La squadra è arrivata con l’atteggiamento giusto, abbiamo fatto la nostra solita partita di grande possesso palla e personalità. E abbiamo aggiunto tenacia e cattiveria, la squadra voleva vincere. Sul pari ha avuto una reazione bellissima la squadra, voleva segnare ancora: lo ha fatto e ha imposto il proprio gioco, poi negli ultimi 15’ tutti hanno lottato su ogni pallone. È un segnale importante. Il nostro atteggiamento è offensivo, ogni gara è diversa anche per come ci affrontano gli avversari. È sicuramente una situazione quella di oggi che può aiutarci in futuro visto l’ottimo atteggiamento dei ragazzi”.

Ha notizie di Hysaj?

Speriamo non sia una cosa particolarmente seria ma dalla dinamica e da come è uscito il ragazzo non siamo molto ottimisti. Nei prossimi giorni farà gli esami e vedremo l’entità”.

A questa squadra serve ritmo. Oggi non mi è sembrata giocare con grandissimo ritmo.

La squadra ha espresso il suo calcio: tanto possesso palla, ricerca della palla tra le linee e del cambio gioco. Quando giochi su un campo così con squadre raccolte non è semplice. Ma la cosa bella è stata il gioco e il movimento di palla sì veloce ma migliorabile, ma soprattutto la riaggressione su ogni palla persa. È stato secondo me un atteggiamento molto positivo”.

Ci è voluto troppo a cambiare Gigot?

Appena abbiamo capito l’entità dell’infortunio abbiamo cambiato. Sono cose che non si possono calcolare, Gigot si stava scaldando e doveva sistemare un po’ di cose. I tempi sono quelli, purtroppo gli infortuni sono imprevedibili e puoi perdere qualche secondo”.

Come mai i cambi nel finale?

I cambi sono stati giusti come tempi perché la squadra ha cambiato assetto tattico e c’era da capire quali fossero i giocatori funzionali in quel momento. Servivano corsa, fisicità e centimetri. Abbiamo cambiato modulo, il cambio è stato dettato dalla situazione del momento”.

Alla luce dei mercati super di compagini importanti a livello economico quanto è difficile la corsa al quarto posto?

Noi guardiamo in casa nostra. Alleniamo un gruppo stupendo, pensiamo a partita su partita per continuare con questo atteggiamento. Sono stati presi giocatori funzionali al progetto Lazio, faranno parte di un gruppo che va a cento all’ora. C’è rispetto e sacrificio, viviamo di partita in partita senza fare progetti a lungo termine. Stiamo con i piedi per terra, la Lazio crea empatia e fa divertire. Questo per noi è importante, vedremo poi cosa accadrà”.

Che emozione è stata la panchina con la vittoria?

Non hai il tempo di emozionarti, sei concentrato sulla gara e sicuramente i ragazzi con il loro atteggiamento hanno semplificato tante cose anche a me”.

Ha sentito Baroni?

Sì, a fine partita. Eravamo contenti e soddisfati del risultato, dei tre punti e dell’atteggiamento ella squadra quando c’era da lottare e tamponare situazioni”.

Cosa cambia tra Casadei e Belahyane?

Conosciamo bene Belahyane, con noi ha giocato poco perché lo ritenevamo un po’ acerbo lottando per la vita. A fine stagione il ragazzo ha mostrato ampi margini di crescita e ora ha trovato continuità. Se è venuto alla Lazio vuol dire che è all’altezza e potrà aiutare. Inutile parlare di Casadei, non è con noi”.