La Lazio stecca all'esordio e cede il passo ai lariani: troppo Como per i biancocelesti di Sarri, decidono Douvikas e un eurogol di Nico Paz
Primo tempo
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Il Como si affaccia al nuovo campionato secondo i precetti del suo tecnico, Fabregas: fraseggio ritmato e tanto movimento in fase di aggregazione. Nei primi minuti di gioco l'obiettivo dei lariani è quello di lavorare, in fase di possesso del pallone, prettamente per vie laterali, costringendo i biancocelesti a parecchie rincorse. Allo scoccare del 5' i padroni di casa, invece, esplorano soluzioni più verticali: buona la combinazione tra Jesús Rodríguez e Douvikas, contrata in angolo da Provstgaard. Sull'angolo successivo va alla conclusione Nico Paz, liberato al limite con uno schema: pallone alto sopra la traversa, ma la Lazio è avvisata.
Prova a rispondere Nuno Tavares con un'azione personale in corsia: salta in due tempi Vojvoda, poi prova un improbabile tiro con il destro. Pallone che termina distante dalla porta difesa da Butez. La pressione del Como è veemente, alle volte eccessivamente: al 16' Manganiello ammonisce Nico Paz per un brutto fallo su Cataldi, corretta l'interpretazione del direttore di gara. Pochi minuti più tardi Vojvoda spaventa la Lazio: gran conclusione volante sulla sponda aerea di Ramón, così come la risposta di Provedel in allungo sul collo-esterno del kosovaro. Il Como insiste, al 27' combinano Jesús Rodríguez e Nico Paz: l'argentino va al tiro da posizione defilata, il pallone termina fuori dallo specchio della porta di Provedel.
I lariani, comunque, sono più reattivi e aggressivi degli ospiti, soprattutto sui palloni vaganti. Al 30' Zaccagni pareggia il conto delle sanzioni: è bravo a seguire il movimento di Van der Brempt in sovrapposizione. Meno, però, a leggere la finta del numero 77 di casa. Fallo in ritardo e cartellino giallo inevitabile. Se non altro, la Lazio prova a venir fuori nell'ultimo scampolo di prima frazione. I biancocelesti trovano maggiori spazi in fase di uscita dal basso, tanto che proprio Van der Brempt incassa il terzo cartellino giallo di giornata per un brutto fallo su Zaccagni dopo una buona combinazione.
Secondo tempo
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È di Cancellieri il primo squillo del secondo tempo, il suo tiro però non impensierisce Butez e termina sul fondo. La Lazio sembra rientrata in campo con un altro piglio, ma è il Como ad andare avanti: Nico Paz si libera di un Nuno Tavares troppo leggero in pressione con una piroetta a metà campo e imbuca per Douvikas. Il centravanti greco prende tempo e spazio a Gila e incrocia: Provedel può solo toccare con la gamba, ma la sfera finisce dentro. Passano quindi i padroni di casa. E lo svantaggio toglie ulteriori certezze alla Lazio. Al 52' il Como prova ad allungare nel punteggio, sfruttando il momento negativo di una Lazio evidentemente stordita.
Vojvoda crossa dopo un recupero aggressivo nella trequarti difensiva biancoceleste, Lazzari pulisce l'area ma apparecchia involontariamente per Da Cunha. Stop e tiro per il brasiliano: pallone che sibila il palo alla destra di Provedel. Sarri prova a cambiare qualcosa. O meglio, la catena di destra: fuori Cancellieri e Lazzari, entrambi autori di una prova non indimenticabile, dentro Pedro e Marusic. Ma il Como ha un'altra occasione al 62': Douvikas lancia Ramón in area, ma il destro dello spagnolo classe 2005 termina altissimo sopra la traversa difesa da Provedel. Solo strozzato l'urlo di gioia per il pareggio della Lazio.
Gila lancia Castellanos a tu per tu con Butez, il centravanti argentino trova un ottimo aggancio e conclude sotto le gambe del portiere francese. Ma Manganiello, con l'ausilio del Var, annulla per fuorigioco dell'ex Girona. È il primo, storico annuncio di una decisione cambiata tramite Var review comunicata al pubblico con il microfono. Cambiano sia Sarri che Fabregas: il tecnico toscano inserisce Rovella e Pellegrini per Cataldi e Nuno Tavares, Fabregas sostituisce Van der Brempt con Smolcic e concede l'esordio a Morata, che prende il posto di Douvikas. Il centravanti spagnolo ci prova subito: conclusione a girare dalla distanza, la sfera termina di un metro sul fondo.
Al 73' il Como trova il gol del raddoppio, è un eurogol quello pescato da Nico Paz: punizione fantastica battuta dal canterano del Real Madrid ai venti metri, il pallone sorvola Guendouzi e si infila alla destra di Provedel. È un colpo durissimo per la Lazio. Guendouzi riceve un altro cartellino giallo per un fallo su Morata. È forse eccessivamente severa la lettura di Manganiello nell'occasione, che ammonisce poi anche Castellanos per proteste. Dia rileva Dele-Bashiru al 75', poi il Como rischia addirittura di dilagare. Vojvoda prova a concludere una grande azione dei padroni di casa, il suo mancino violento si stampa solo sulla traversa per fortuna della Lazio.
Fabregas cambia ancora, inserisce Sergi Roberto e Caqueret al posto di Perrone e Nico Paz. Ci prova anche Da Cunha all'83', stavolta Provedel nega la gioia del gol ai lariani su una grande conclusione del numero 33 di casa. Dopo la segnalazione di cinque minuti di recupero, fa il suo esordio anche Kühn, che sostituisce Jesús Rodríguez. L'ultimo squillo nel match è di Gila: sua l'incornata a centro area sul cross di Pellegrini da calcio di punizione, che termina di poco fuori alla sinistra di Butez. La Lazio stecca all'esordio e cede il passo ai padroni di casa: troppo Como per i biancocelesti di Sarri.