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Zero punti ma non una brutta prova per la Lazio a San Siro. L’Inter passa 2-0, i biancocelesti vedono chiudersi una striscia positiva che durava da sei gare. Al termine del match è intervenuto in sala stampa Danilo Cataldi. Queste le sue parole.
Sarri ha detto di aver apprezzato la mentalità. Ci sono altre cose positive?
“Sicuramente siamo stati bravi credo. Prendere gol contro una squadra così forte e in questo stadio dopo un minuto e mezzo non era facile. Penso che la squadra sia rimasta ordinata, poi è normale che bisogna fare sicuramente qualcosa in più per provare a riprendere le partite. Questo è il rammarico, ma eravamo di fronte alla più forte del campionato e a una delle più forti d’Europa. È una gara che ci deve insegnare tanto e che ci deve far lavorare”.
La fase offensiva vi soddisfa?
“Sicuramente questa è la fase in cui dobbiamo crescere di più. Dalle uscite da dietro al tenere più la palla quando abbiamo possibilità di farlo. Ne abbiamo parlato, dobbiamo migliorare e penso sia lo step da fare. A livello difensivo la squadra mi sembra pronta e ordinata, il rovescio della medaglia è che dobbiamo sicuramente crescere nel possesso palla anche per cercare di correre di meno, dobbiamo lavorare. Credo sia una squadra differente rispetto a qualche anno fa, meno di palleggio e più di strappo. Ma su alcune cose possiamo ancora migliorare”.
Ieri Sarri ha detto che bisogna dare pressioni alla squadra. Voi nel gruppo vi siete dati un obiettivo?
“Parlo per me, ma quando si gioca per la Lazio le pressioni ci sono. Non possiamo accontentarci di fare una stagione anonima, quello è l’obiettivo. Dobbiamo fare il massimo che possiamo, questo mese ci può dare insegnamento. Per tanto tempo ci siamo allenati in tredici o quattordici giocatori e non è stato facile. Dobbiamo ripartire dall’ultimo mese, da una squadra unita e ordinata, che dà tutto. Sperando di recuperare il prima possibile i giocatori che per noi sono importanti e fare quello step in più per andare più in alto in classifica, non vogliamo fare una stagione anonima”.
Che spirito avete per gennaio, considerando anche il mercato?
“È una domanda difficile, non lo so e non siamo a conoscenza di queste cose. Sinceramente non ci informiamo neanche perché non è il nostro mestiere. Dobbiamo andare in campo e dare il massimo in tutti gli allenamenti. A gennaio poi non so come si evolverà la situazione di questa estate, quando fai il calciatore pensi a giocare e il resto non ti riguarda”.
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