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Lazio-Cagliari, Pisacane: “Partita decisa dalle giocate di un singolo. La difesa…”
Prima sconfitta in trasferta da agosto per il Cagliari, che cade all’Olimpico contro la Lazio. Al termine della gara è intervenuto in conferenza stampa Fabio Pisacane. Queste le sue parole.
È un risultato troppo pesante per voi? Cosa è mancato in fase di finalizzazione?
“Partirei da un principio di carattere generale: tutto si compensa. Abbiamo portato via punti in stadi dove non meritavamo ma questa sera non mi va di dire che dovevamo fare punti. Alla fine questa prestazione ci sarà buona per il futuro. Dobbiamo prendere le cose positive per riprendere il cammino che stavamo facendo. Volevamo avere un po' di pallino del gioco in mano e potevamo farlo con Gaetano e Prati in mediana, giocatori che hanno maggiore qualità. Siamo arrivati a un passo dal finalizzare e non siamo stati precisi. Mi preoccuperei di più se non arrivassimo, dobbiamo solo credere in quello che stiamo facendo”.
Questa squadra ha bisogno di una solidità diversa?
“Rispondo come ho fatto la settimana scorsa: dobbiamo lavorare di più. A nessuno fa piacere prendere due gol, ma questa partita è stata decisa dalla giocata di un singolo che ha questo nelle corde. Il secondo gol la scorsa settimana nasce da una transizione con Idrissi a terra e il primo su palla inattiva. Oggi c'è stata la giocata di un ragazzo che è stato marcato bene da Palestra, ma in Serie A se ti distrai una volta paghi. Sul secondo gol abbiamo fatto un errore e non voglio condannare il ragazzo per questo”.
Che impatto può avere Pavoletti per voi?
“Pavoletti è un ragazzo che conosco e con cui ho avuto la fortuna di giocare, so quanto sia attaccato alla maglia e la voglia che ha di contribuire. Mi auguro che possa fare qualche gol per lui e per aiutare la squadra”.
Palestra è stato meno esplosivo, come mai ha scelto di schierarlo a sinistra? Prati è il vostro metronomo?
“In una giornata no penso che evidenziare il valore di Prati sia piacevole, in una partita fatta bene poi si paga l'errore sul gol di Zaccagni. Schierare questi giovani può portare a qualche errore, sta a noi accompagnarli nel percorso. Palestra può giocare bene a sinistra, volevo la sua gamba per contenere Isaksen. Idrissi veniva da due partite in cui aveva speso tanto e per essere coerente avevo una scelta ridimensionata. Ma penso che Palestra abbia fatto bene”.
Quanto è soddisfatto della difesa a quattro e del rientro di Mina con Luperto?
“A me piace difendere a quattro, ma è un qualcosa di soggettivo. Mi piace costruire a tre o a due, ma quando non hai calciatori come Mina e Luperto e questa è la rosa a disposizione devi mettere i ragazzi nelle condizioni di avere dei vantaggi. Per questo abbiamo difeso a tre ultimamente, ma sono felice del loro inserimento. Se togliamo due calciatori come Mina e Luperto alle squadre della parte destra della classifica fanno tutte fatica, anche se chi ha giocato ha dato il massimo. In una rosa però ci sono dei giocatori che sono avanti nelle gerarchie, poi il campo le può correggere ma è questa la nostra realtà”.
Avere Folorunsho come riferimento più avanzato è stata una scelta tattica?
“Avevamo preparato un piano gara con dei giocatori che cercavano di fissare delle posizioni, Folorunsho poteva impensierirli partendo da dietro visto come difende la Lazio. Ci siamo riusciti qualche volta, ma non siamo stati bravi a finalizzare. Il calcio è dinamico e mobile, spesso viene portato fuori l'attaccante e il vecchio centravanti non è nelle condizioni migliori per fare gol”.
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