cittaceleste partite Lazio-Cagliari, Sarri: “Dia non segna? Ecco cosa penso. E l’infermeria…”

news

Lazio-Cagliari, Sarri: “Dia non segna? Ecco cosa penso. E l’infermeria…”

Michele Cerrotta
Le parole dell'allenatore biancoceleste, intervenuto dopo il triplice fischio del match direttamente dalla sala stampa dello stadio Olimpico

Vai nel canale Telegram di Cittaceleste >

Seconda vittoria consecutiva tra le mura amiche per la Lazio che batte 2-0 il Cagliari scalando posizioni in classifica. Al termine della gara è intervenuto in conferenza stampa Maurizio Sarri. Queste le sue parole.

La Lazio ha raggiunto la vittoria da squadra matura?

La partita era difficile, palese sarebbe stato così perché il Cagliari non perdeva in trasferta da agosto contro il Napoli al 93’. I numeri parlavano di gara complicata e lo è stata. Atteggiamento a squadra adulta che ha spinto quando poteva e ha sofferto quando doveva. L’atteggiamento mentale mi è sembrato davvero buono”.

Che percorso sta avendo la difesa?

Se al momento riusciamo a subire poco è merito della fase difensiva, non solo della linea. Dia viene criticato, ma sta facendo un lavoro difensivo straordinario. Poi lui ha qualità per rendersi più pericoloso nell’area avversaria, ha buona tecnica. Ma quando non segna riesce a rendersi utile per la squadra ed è tanta roba. Penso che in questo momento tutti i singoli della squadra siano a disposizione del collettivo e questo mi fa piacere, da allenatore mi rende contento. Possono esserci tutti i limiti del mondo ma l’atteggiamento mentale è bello”.

Che ricordo ha della vicenda Paparelli?

Di quel calcio ho ricordi, così come dell’episodio. Il ricordo è quello di una follia, come sempre quando qualcuno perde la vita per andare a vedere una partita di calcio. Nonostante la mia giovane età la consideravo già a quei tempi una follia, il calcio è sempre stato grande passione e grande amore per me. La partita è una lotta senza esclusione di colpi, ma è gioia e divertimento. Vedere le immagini al telegiornale è stato deprimente”.

Questa emergenza può aiutare a trovare un punto di incontro tra Sarrismo e risultatismo?

È una polemica sterile. O in altre parole un’emerita cazzata. Non è che qualcuno può giocare bene tanto per farlo, ma lo si vuole fare perché si ritiene ci siano più possibilità di vincere. Questa non è una squadra di puro palleggio, ma una squadra che ti dà gusto perché tutti i singoli sono a disposizione. Ci si inventa altre cose, un modo di giocare che ti dà gusto lo stesso per la partecipazione dei ragazzi. Per me è una bella esperienza per l’aspetto umano che sto trovando”.

Come si aiuta un giocatore in difficoltà come Dia?

Facendo le dichiarazioni che ho fatto prima”.

C’è una soluzione alternativa?

Le idee, come giocatori, le sto per finire. Stasera ha fatto un breve spezzone Noslin, ma per partita e risultato che stava venendo fuori mi sembrava più logico mettere Pedro esterno e lui a fare la guerra sulle nostre uscite. I giocatori che possono giocarci sono quelli: Pedro da falso centravanti e Noslin da nove e mezzo. Altre soluzioni? No, volevo provare qualcuno dello staff”.

Come sta Castellanos?

Non so, deve fare riscontri in questi giorni ma i dottori mi parlavano di evoluzione positiva. Dopo la sosta dovrebbe iniziare a parlare in gruppo prima parzialmente e poi totalmente”.

Qual è la situazione degli infortunati?

Dele-Bashiru ha un controllo, sembrano tute soluzioni in arrivo. L’unica soluzione complicata è Rovella che ha tentato una via più difficile, rimane il dubbio che vada a buon fine. Speriamo. Romagnoli pensiamo che sia stata una cosa precauzionale, lui non ha parlato di una fitta improvvisa ma di un flessore leggermente piÙ duro e l’abbiamo subito sostituito sperando sia stata una sostituzione preventiva. Servirebbe una lista degli infortunati. Cancellieri ne avrà ancora per un po’, Nuno Tavares ne avrà per poco: la lesione era minima. Sarà difficile per la prossima partita, ma per il dopo sosta spero ci siano dentro in massa”.