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La Lazio esulta con l’1-1: superato il Viktoria, il Romagnoli tris regala i quarti
Primo tempo
—La Lazio, come da programma, prova subito a imporsi all’Olimpico e prova a comandare il match. Ma dopo l’ammonizione lampo di Dweh è subito il Viktoria Plzen a rendersi pericoloso al 5’: pallone vagante in area biancoceleste, Cadu rigioca in direzione di Sulc che calcia al volo verso il secondo palo. E’ provvidenziale l’intervento di Provedel, che allunga lateralmente. I cechi partono meglio e si vede: meglio disposti per coprire il campo, i biancocelesti faticano a prendere i riferimenti e le posizioni. Al 12’ rischia di combinarla enorme Provedel: Patric anticipa perfettamente Durosinmi a campo aperto su servizio di Vydra, lo scarico trova l’estremo difensore biancoceleste che rigioca velocemente il pallone. Ma il passaggio di Provedel non trova nessun compagno in maglia bianca e Vydra è bravissimo a recuperare e calcia veementemente con il mancino, affrettando la conclusione. Il suo tiro è molto potente e scheggia la traversa. Fortunata la Lazio nella circostanza, che poteva pagare caro l’errore di Provedel. Gli ospiti si presentano con personalità al match e affidano le proprie iniziative principalmente a Vydra, scatenato in avvio. Lo stesso fantasista di Koubek, al 22’, prova a scatenare Durosinmi, cercato negli scorsi giorni proprio dai biancocelesti. Il suo tiro termina debolmente sul fondo senza impensierire Provedel. Prova quindi a scuotersi la Lazio: prima Pedro costringe Jedlicka ad allungare un tiro mancino velenoso dall’interno dell’area di rigore in angolo. Ma la grande occasione capita sul piede destro di Castellanos: ancora Pedro, tra i più ispirati dei biancocelesti, serve un pallone eccezionale sulla profondità per il centravanti argentino. Taty è bravissimo a controllare, sterzando su Markovic ed eludendo la sua marcatura. Ma il numero 11 biancoceleste è molto sfortunato e scivola sul più bella, il suo tiro in caduta è ovviamente impreciso e termina sul fondo per la fortuna di Jedlicka e tutto il Viktoria Plzen. Prova a salire di tono la Lazio nel match, avanza spesso sul settore di sinistra Nuno Tavares in combinazione con Zaccagni. Al 26’ il tentativo del terzino portoghese con il destro termina di poco lontano rispetto al palo alla sinistra di Jedlicka. Quindi insiste Castellanos, che innescato in profondità perde tempo e passo e viene contrato senza fallo in area da Jemelka. Poi è ancora Nuno Tavares a rendersi pericoloso: Pedro dà il via a una buona iniziativa sul settore mancino aprendo di prima verso Zaccagni, che lancia nello spazio il numero 30 biancoceleste. Entrato dal lato sinistro dell’area di rigore del Viktoria Plzen, il suo cross teso non trova né Castellanos né Isaksen al centro, ben appostati ma autori di due movimenti differenti rispetto alla traiettoria imposta al pallone dallo stesso Nuno Tavares. Il finale della prima frazione è tutto di marca ceca: prima Vydra calcia debolmente con il mancino da ottima posizione, trovando Durosinmi in posizione di fuorigioco sulla traiettoria. Poi è Cadu a suonare la carica per gli ospiti recuperando un ottimo pallone su un’apertura corta di Castellanos, il suo servizio verso Durosinmi è interessante ma raccolto in anticipo da Provedel. Al 43’ prova a entrare combinando il Viktoria Plzen: ancora Cadu serve benissimo Durosinmi colpevolmente libero all'interno dell'area di rigore. Chiude provvidenzialmente Romagnoli in angolo. Chiudono in avanti gli ospiti, l’ultimo tentativo è di Cerv che calcia però debolmente dai venti metri. Il pallone è centrale e viene controllato da Provedel senza particolari fatiche. Termina così un primo tempo che ha visto i biancocelesti sottotono, patendo soprattutto l’intensità imposta dagli ospiti.
Secondo tempo
—Comincia la ripresa, stavolta la Lazio entra con un piglio differente rispetto all’impatto avuto sulla gara nella prima frazione. Castellanos prova a scuotersi e a trascinare i biancocelesti: conquista dopo pochi secondi il primo calcio d’angolo della ripresa, poi serve un ottimo pallone per Isaksen, che entra in area di rigore e viene triplicato dalla retroguardia ospite. Ma al 55’ vanno clamorosamene avanti gli ospiti: Jemelka mette un ottimo pallone dalla sinistra e trova Durosinmi in area. L’attaccante nigeriano classe 2003 è bravissimo a fare a sportellate con Romagnoli e appoggia verso Sulc, che si rifà del gol annullato all’andata per fuorigioco e calcia di prima aprendo il piatto destro. Il suo tiro è forte e preciso e termina vicino al palo sinistro della porta biancoceleste. Incolpevole Provedel nella circostanza, qualche responsabilità invece si può trovare nelle marcature leggere della retroguardia biancoceleste. Cala immediatamente il gelo all’Olimpico, il boato proveniente dal settore ospitiLa Lazio prova a reagire: ci prova subito Isaksen con il sinistro dal limite su appoggio di Zaccagni. La sua conclusione arriva docile tra le braccia di Jedlicka. Ruggisce l’Olimpico, dagli spalti arriva una spinta palpabile e i fischi a ogni pallone giocato dagli ospiti sono assordanti. Il momento è di grande confusione, i biancocelesti provano a reagire in maniera disordinata allo shock fortissimo del vantaggio del Viktoria Plzen. Baroni prova a scuotere i suoi anche con i cambi: prevedibile e programmata la staffetta tra il rientrante Taty Castellanos e Dia, mentre Lazzari rileva Nuno Tavares. E’ Marusic quindi a scalare sulla corsia mancina. Un’infinita serie di cross chiama ancora la spinta incessante dell’Olimpico. Ma a risolvere le magagne, come spesso accaduto nelle ultime uscite dei biancocelesti, è l’uomo del momento in casa Lazio: batte Zaccagni dalla sinistra, ben appostato al centro dell’area c’è il ‘solito’ Romagnoli, che incorna e sorprende Jedlicka. Il pallone balla sulla linea, ma l’estremo difensore ospite non riesce a impedire al pallone di varcare completamente la linea della porta. Momenti di sospensione pura all’Olimpico. Makkelie dà uno sguardo all’orologio, che vibra: è gol, la Lazio pareggia i conti e si riporta quindi avanti nel computo del doppio confronto. Esplode il pubblico di fede biancoceleste, la gioia è incontenibile e l’esultanza rabbiosa del numero 13 e di tutti i suoi compagni lo testimonia. Baroni, quindi, cambia ancora: escono Patric e Pedro, al loro posto ecco Gila e Dele-Bashiru. La Lazio si abbassa fisiologicamente, forte dell’esiguo vantaggio maturato nel doppio confronto. Il Viktoria Plzen prova a rientrare velocemente nel match, stavolta i biancocelesti non si fanno cogliere impreparati. Quello di Romagnoli sarà l'ultimo acuto del match ed è il gol che vale il passaggio del turno per i biancocelesti. La Lazio, in un match non poco appiccicoso, pareggia per 1-1 contro gli insidiosi cechi del Viktoria Plzen e ottiene il pass per i quarti di finale di Europa League dopo l'impresa dell'andata in nove uomini. Per il difensore biancoceleste è il terzo gol in fila dopo quello dell'andata e il gol contro l'Udinese in campionato. Ora, ai quarti di finale di Europa League, la Lazio troverà il Bodo/Glimt, che oggi ha chiuso la pratica Olympiacos con il risultato complessivo di 2-4.
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