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Tre punti e tanto morale. La Lazio esce dall’Olimpico con una vittoria convincente contro un Lecce non esaltante e si prepara a un nuovo big match tra una settimana. Al termine della gara intanto è intervenuto in conferenza stampa Ivan Provedel. Queste le sue parole.
Ti aspetti un intervento sul mercato dalla società?
“Stiamo facendo un percorso iniziato questa estate, dobbiamo pensare a migliorare e fare bene in quanto giocatori. Il clean sheet di oggi è merito dei compagni, io non ho fatto interventi. Per mercato o altro non posso rispondere, io penso a lavorare”.
Che sensazioni avete da dentro?
“Partendo da una situazione un po’ particolare nei mesi estivi ci siamo detti soltanto, come ripete sempre il mister, che possiamo seguire l’allenatore, fare le cose al meglio e pensare al crescere. Senza farci travolgere dai risultati che inizialmente potevano non darti coraggio e convinzione. Non ci siamo fatti buttare troppo giù dai risultati negativi dell’inizio, abbiamo continuato a lavorare, stiamo migliorando e si vede. Per quanto mi riguarda non ci sono tanti altri pensieri. Se si fa bene arrivano i risultati, la classifica migliora e poi si vedrà”.
Come è stato l’inizio di stagione a livello personale?
“Ho sempre pensato a lavorare e a fare il bene della squadra. Purtroppo lo scorso anno non ci sono riuscito ma il mio mestiere è quello di non farmi travolgere dalle situazioni e lavorare per migliorare. Sono contento che il campo dia risposte positive, questo dà più convinzione. Ma sono contento che la squadra stia facendo bene in generale, portare a casa risultati senza subire è bello e aiuta”.
State parlando del futuro con il club?
“Sarà il campo a parlare, io penso a lavorare e a dimostrare. Io provo a fare del mio meglio e spero di mantenere un livello che convinca la Lazio a volermi tenere ancora”.
Sarri ti ha cambiato la carriera?
“Sicuramente il mister mi ha dato tanto nel momento in cui mi ha voluto qui, altrimenti forse non ci sarei mai arrivato. E una volta diventato un suo giocatore è stato mio il compito di dimostrare per meritare di giocare. Io provo a lavorare e a far sì che il mio modo di essere possa essere utile alla squadra. Se il mister mi fa giocare sono contento, la partita è una conseguenza del lavoro svolto”.
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