Quindicesimo anno di fila ai quarti per la Lazio, che supera il Milan grazie al gol di Zaccagni. Al termine della gara in conferenza stampa è intervenuto Maurizio Sarri. Queste le sue parole.
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Lazio-Milan, Sarri: “Insigne come un figlio. Sul ritorno di Sergej e Luis…”
Il segreto di questa vittoria sono stati i cambi?
“Le sostituzioni ci avevano dato un buon apporto anche in campionato sabato. Potevamo portarci, e forse lo avevano fatto, a fare risultato anche sabato. Tanti ragazzi sono reduci da infortuni e non sono al massimo, ci stanno dando una mano in alcuni spezzoni ma sempre gli stessi giocano quello lungo. Ma visto come stanno evolvendo presto potranno darci una mano per più minuti ma sono state un fattore”.
Noslin meriterebbe più spazio? Si sta pensando a una cessione?
“Non penso a una cessione, non ne abbiamo parlato. Noslin è difficile connotarlo, ma in gare come stasera in cui c’erano spazi diventa un calciatore che può fare tranquillamente la prima punta. Contro squadre chiuse potrebbe fare più fatica. Ma la tua sensazione è anche la mia e infatti ultimamente sta entrando molto più spesso”.
La Lazio sta diventando una squadra da big match?
“Non è un rapporto che porta a dire che poi con le altre si vinca sicuro. Potrebbe essere anche un discorso di caratteristiche, troviamo più spazi con chi gioca di più e possiamo far meglio. E questo porta i problemi con chi si chiude. Ma spero sia un discorso di motivazioni, sarebbe più facilmente risolvibile”.
Tavares come si può recuperare sui livelli di un anno fa?
“Non è un soggetto semplice sicuramente. Io ci ho provato con le buone ma lo stavo perdendo, ora ci sto provando con le cattive tenendolo a distanza e facendolo giocare poco. E spero che lui si incazzi”.
Sabato Luis Alberto era a San Siro, stasera Milinkovic all’Olimpico. Ci ha pensato a fargli uno squillo? Chi sarebbe più utile?
“Penso si stiano abituando a stipendi che qui non prenderebbero (ride, ndr). Fa piacere che due ragazzi importanti per questo gruppo e questa società siano ancora così legati a questi colori. Ho visto una foto con l’esultanza di Sergio al gol: è quella di chi si sente ancora parte del gruppo. Ma ora viaggiano su situazioni economiche difficilmente percorribile. Uno sarebbe utile per qualità tecnica e assist, l’altro negli ultimi anni ha sempre fatto doppio-doppia. Di sicuro farebbero comodo entrambi”.
Come a Milano a inizio secondo tempo avete fatto fatica.
“L’inizio della ripresa è stato come Milano, con la sensazione che loro prendessero campo e noi iniziassimo a fare fatica. Poi a un tratto è finita la sofferenza e abbiamo iniziato a giocare normalmente. Penso la nostra vittoria sia legittima”.
Le piace vedere Gila portare palla?
“Prepariamo la partita per non farglielo fare, non le deve fare quelle cose. Ci ha fatto perdere un pallone pericolosissimo, sono cose che non deve fare”.
Che leader è Zaccagni?
“Sicuramente tecnico. Ma da come l’ho ritrovato mi sembra stia prendendo anche le caratteristiche di un leader emotivo e caratteriale. È in piena evoluzione da questo punto di vista”.
Insigne arriverà?
“Non ne ho assolutamente idea. Avevamo parlato di altri ruoli, poi una volta arrivati altri ruoli sarà una considerazione della società. Io sono affezionato al ragazzo, lo considero come un figlio. È simpaticissimo e tutto, poi c’è da fare i conti con la società che rappresenti. I ruoli fondamentali individuati erano altri”.
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