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Lazio-Udinese, Baroni: “Basta moduli! Vi spiego cosa non è andato oggi. E i cambi…”

Michele Cerrotta
Le parole dell'allenatore biancoceleste, intervenuto dopo il triplice fischio del match direttamente dalla sala stampa dello stadio Olimpico

Una Lazio stanca non va oltre il pareggio con l'Udinese. Fallito il sorpasso e la conquista del quarto posto per i biancocelesti, attesi ora da altre due gare prima della sosta per le nazionali. Al termine della gara è intervenuto in conferenza stampa il tecnico Marco Baroni. Queste le sue parole.

La squadra è sembrata lunga, con gli esterni lontani. Era una cosa cercata o dipendeva dalla stanchezza?

Io non ho visto questa cosa. Abbiamo calciato poco come al solito, potevamo farlo di più e c’erano i presupposti, anche perché alcuni miei giocatori hanno la ricerca della profondità. Potevamo innescare di più Tchaouna e Noslin, ma come ho detto anche se andrò controcorrente la squadra ha fatto una prestazione di grande temperamento, tenuta mentale e tenuta fisica. L’Udinese è in un gran momento, viene da prestazioni importanti e ha preparato la gara in una settimana. È forse la squadra con più fisicità del campionato, sapevo sarebbe stata difficile. Peccato per il gol subito e per la poca lucidità a inizio secondo tempo. Ma poi contano gli episodi in queste partite”.

Come stanno gli infortunati?

Il punto lo fanno i medici, non io”.

L’idea iniziale prima del problema a Rovella era di coprire di più il centrocampo?

Ancora con questo 4-3-3? Vecino sa andare a prendersi lo spazio dietro la linea. Siamo partiti 4-2-3-1, non ho capito la domanda. La scelta di Patric è perché in panchina avevo giocatori che non stavano bene per entrare, semplicemente. Perché guardate il granellino? Usciamo fuori da queste situazioni. Dopo i mesi che sono qui, chiaramente è una scelta perché ci sono partite in cui non avendo a disposizione un vertice basso ho preferito mettere Patric perché è un giocatore che lo sa fare. E in quel momento doveva darci consistenza. Con l’andare della partita è normale che avevamo meno energie rispetto a loro. Venite da un 4-3-3 con un maestro del 4-3-3 e la squadra aveva qualche problema, perché per questo modulo servono due mezzali che entrano in area, che fanno gol. Io a volte mi dilungo perché provo a spiegare, voi mi fate delle domande e cerco di dare delle spiegazioni. Forse avevo capito male la domanda, ma il nostro 4-3-3 con Vecino non è conservativo, perché alleno sempre la costruzione con due mediani che stanno facendo benissimo. Guendouzi sta facendo uno dei migliori campionati in carriera, Rovella giocava poco un anno fa e sta facendo un campionato pazzesco. Perché dovrei togliere chi fa bene? È uno dei miei principi: una cos che fa bene non li cambio. Io sto cercando di recuperar giocatori importanti: vi avevo detto quanto ci fosse mancato Vecino, oggi sono contento perché ha giocato prima 30 minuti e oggi quasi 70. È un giocatore importante, per tante cose. Dele-Bashiru ancora non sta bene, ha provato a fare riscaldamento ma non si sentiva. Non posso rischiare un giocatore, vale lo stesso per Rovella. Le scelte sono sempre in funzione della squadra”.

Come stanno Rovella e Tavares?

Io conto di recuperare non per tutta la partita Castellanos per l’Europa. Dele sta migliorando, ma ha ancora fastidio nel movimento interno. Devo cercare di preservarlo, non posso rischiare di perderlo. Preferisco perdere una partita che un giocatore, a meno che non stiamo giocando una finale. Avrà tre giorni in più, sono giorni che lo aiuteranno a essere magari più pronto per l’Europa. Tavares e Rovella erano molto affaticati, ho deciso di non rischiare un infortunio adesso”.

Cosa pensa di Belahyane?

È un cucitore di gioco, deve mettere dentro qualcosa sul lancio e sull’apertura. Secondo me ha ampi margini di miglioramento, oggi un po’ timido in pressione. Ma sono tutti spazi di crescita, ho detto alla squadra che siamo arrivati qui tutti insieme e nel momento più importante tutti insieme dovremo stare qui a lavorare. Grande fiducia in Noslin, Tchaouna e Belahyane come tutti i nostri. Dobbiamo pensare gara dopo gara, ora recuperiamo le energie e pensiamo a giovedì”.