cittaceleste partite Pisa-Lazio, Sarri: “Da giugno non ne va bene una. Tifosi? Scelta vergognosa”

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Pisa-Lazio, Sarri: “Da giugno non ne va bene una. Tifosi? Scelta vergognosa”

Michele Cerrotta
Le parole dell’allenatore biancoceleste, intervenuto dopo il triplice fischio della partita odierna dalla sala stampa della Cetilar Arena

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Un punto a testa per Pisa Lazio sotto il diluvio della Cetilar Arena. I biancocelesti calano alla distanza e creano poco, accontentandosi del quinto risultato utile consecutivo. Al termine della gara il tecnico Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole.

Stasera è mancato qualcosa davanti?

La verità è che abbiamo complessivamente fatto troppo poco negli ultimi venti metri per portare a casa la partita. Ci sono delle scusanti, i ragazzi come Isaksen che vengono da tre mesi di inattività per malattia la partita dopo la pagano. Ma fa parte del percorso. Lo stesso Vecino poteva andare dentro dall’inizio poi viene il dubbio su quanto ne abbia. È il frutto di quanto ci è successo in questi mesi. Poi affrontare il Pisa è difficile: calcio forse non bellissimo ma difficile da affrontare. Se non deve fare la partita il risultato lo porta a casa, si è visto in questo avvio. Non è facile fare punti. Siamo andati a cinque gare senza sconfitte, stiamo mettendo a posto la solidità difensiva. Ci sono tante cose ancora da sistemare, da giugno non ce ne va bene una. Obiettivo finale? Creare un nucleo di 7-8-9 giocatori che possano fare parte di una squadra con ambizioni più importanti”.

Noslin può fare la punta?

Al momento preferisco avere fresco Pedro da attaccante e fare sprecare più chilometri a Noslin, che per dinamismo e accelerazioni può fare l’esterno. È chiaramente una soluzione diversa, ma visto il loro modo di difendere tirarli fuori poteva essere una soluzione”.

C’è un problema attaccanti?

Pedro per caratteristiche non può stare davanti a fare sportellate con i centrali avversari. Anche Dia non è il classico attaccante da sportellate, se devo dire come la penso se potessi scegliere l’attaccante centrale dei miei sogni non vorrei uno da sportellate. Il problema gol-attaccante è un luogo comune come a dire che si prende gol per i difensori. Mi sembra poco. Gli attaccanti nostri non hanno fatto molto oggi, ma non sono neanche stati messi in condizione di farlo. Nel secondo tempo con Isaksen, Pedro e Zaccagni abbiamo cercato sempre la palla alta: lettura di basso livello. I tre davanti ne hanno fatto le spese”.

Aumentano gli infortunati?

Pellegrini e Basic è stata una scelta. Gila aveva disturbi di stomaco, non penso sia un infortunio. Pellegrini aveva un problemino al ginocchio da dopo Genova: può giocare, ma è costretto spesso agli antidolorifici”.

Quanto manca a questa squadra un giocatore alla Luis Alberto?

La situazione era chiara dall’inizio: mercato chiuso, i giocatori sono questi. Io prima cercavo palleggio insistito, ora la verticalità e gli attacchi degli spazi viste le caratteristiche della squadra. Poi vediamo se si riesce a trovare un equilibrio tra solidità e pericolosità, ma non è semplice. Io finché non mi ufficializzano che il mercato è aperto non parlo di mercato”.

Le dà fastidio la prestazione di Guendouzi e Zaccagni?

Dire che non riescono a prendere in mano la squadra non mi sembra corretto. Settantadue ore fa sarebbero stati giocatori di grande personalità, si pareggia a Pisa e sembra sia successo a San Giuliano. Veniamo da una gara ravvicinata, non siamo grandi palleggiatori. E quando le gambe pesano la qualità cala. Stasera mi sembrava che Cataldi avesse anche grandi spazi per giocare. Prendiamo il punto, poi se la gente si aspetta di più da questa squadra sta sbagliando stagione. E vorrei, anche se non lo farà mai nessuno, vorrei scusarmi con quei 1200 tifosi laziali che avevano comprato i biglietti e sono stati bloccati. È una scelta vergognosa, come sempre sono le scelte collettive. Non riuscirò mai ad accettare le pene collettive per questo motivo. Nessuno lo farà mai, ma io do la mia solidarietà a chi è stato fermato a quarantotto ore dalla trasferta”.

Dopo la squalifica Guendouzi non è tornato al massimo.

Col Pisa non puoi pressare come con Juve e Atalanta, è una situazione diversa. Perché poi mettono palla su attaccanti ed esterni, diventa difficile una pressione prolungata. Più scali in avanti e meno ne hai sulle seconde palle. Era una gara diversa, più simile a quella di Genova. Se poi vuoi vedere qualcosa di meglio vai a vedere il Bayern Monaco (ride, ndr)”.

Come stanno gli infortunati?

Non ne ho idea, sono tutti ancora sotto il settore medico. Oggi qualcuno aveva dei controlli, ma non sono passati ancora neanche parzialmente sotto la nostra gestione. Poi magari domani mi dicono che i controlli sono andati bene e me li ridanno tra due giorni. Dele-Bashiru? Vedremo l’infortunato di turno”.