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Per Colombo c'è subito tanto lavoro fin dal primo scampolo di partita al Bluenergy Stadium: la gara, dai grandi contenuti agonistici, porta subito in dote tanti duelli. Il direttore di gara, però, si complica la pratica da solo e ammonisce troppo severamente Zaniolo dopo proteste su un fallo laterale dubbio assegnato ai biancocelesti. Ne consegue un'ammonizione altrettanto fiscale - o, meglio, non corretta - per Cataldi dopo un contatto con Piotrowski, probabilmente per attenuare le ire friulane per il giallo al suo numero 10. Da qui, il copione della prima frazione è già ben delineato: Zanoli colpisce Zaccagni, Bertola stende Cancellieri così come fa Kabasele su Noslin. Colombo è costretto a non estrarre cartellini per evitare di innervosire la gara, ma le proteste laziali - di cui si occupa soprattutto lo stesso Cataldi - gli sottolineano un metro assolutamente sballato rispetto alle prime scelte della gara. Ineccepibile, comunque, il cartellino giallo rifilato a Cancellieri per un fallo tattico su Zaniolo a fine primo tempo.
Colombo, sulla falsariga di quanto fatto con Zaniolo, ammonisce per proteste Kabasele, che amentava un fallo in attacco di Noslin su un'iniziativa di Cancellieri. Rischia il cartellino giallo, poi, Pellegrini, ingenuo nel rifilare un'ancata gratuita a Ekkelenkamp, colta solo dalle telecamere ma non da Colombo e il quarto uomo, Ayroldi. Al 70' Marusic dà solo l'illusione di un possibile intervento falloso ai suoi danni, ma inciampa sul pallone a contrasto con Kamara e Solet e Colombo lascia correttamente correre. Reclama poi la squadra di Runjaic: Kamara supera Cancellieri sul fondo e crossa: tocco sospetto di Gila, reclama il rigore l'Udinese. Ma il replay chiarisce ogni dubbio: colpo di spalla e, quindi, di coscia dello spagnolo. Colombo, dopo silent check, lascia correttamente correre. Nulla da segnalare, poi, sull'ammonizione comminata dal direttore di gara ai danni di Karlstrom per un fallo evidente su Belahyane, così come accade successivamente per le infrazioni di Pellegrini su Zaniolo e di Vecino su Piotrowski. Appare assurda l'interpretazione di Colombo e squadra arbitrale sul gol del pareggio: Davis tocca il pallone con il braccio prima di calciare verso la porta, ma da Lissone non arrivano richiami e il gol del pareggio viene convalidato. Prima ancora, in avvio di azione, Palma tocca il pallone anche lui col braccio - nonostante sia, sì, attaccato al corpo -. L'ennesima follia arbitrale di una stagione nera per i biancocelesti.
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