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Viktoria Plzen-Lazio, Baroni: “Campo inadatto a una gara Uefa. La squadra voleva…”

Baroni Conferenza uefa
Le dichiarazioni del tecnico biancoceleste intervenuto dopo il triplice fischio del match direttamente dalla sala stampa della Doosan Arena
Gianluca Mattalini

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Come a Milano la Lazio la vince al 98°: questa volta però Isaksen - che a Milano si era conquistato il calcio di rigore decisivo - decide di rimanere protagonista depositando all'incrocio il gol della vittoria. Impresa dei biancocelesti che in 9 e su un campo in condizioni disastrose del campo da gioco. Saranno comunque tante le cose che i biancocelesti dovranno sistemare in vista del ritorno. Al termine della partita mister Baroni ha commentato in conferenza stampa la vittoria firmata Isaksen.

L'emozione finale? Negli ultimo periodo si è invertito il trend dei gol sul finale: ora la Lazio colpisce sul finale.

"Lo sapevamo, avevo preparato la squadra sul tipo di gara che serviva fare su questo campo. È difficile qui giocare il pallone, l'avversario verticalizza, ti calcia continuamente e esce forte su ogni seconda palla. Era una gara dura per noi e siamo stati bravi a calarcici dentro, in una partita che si è fatta sempre più sporca e quindi devo fare i complimenti ai ragazzi. Questo non mi stupisce perché so che la squadra sta facendo questo salto mentale di convinzione, di capacità di calarsi in una partita che ci ha visto bassi, non era facile specialmente sotto di due uomini Il gol è il premio della squadra che ha saputo soffrire ma è rimasta in campo credendoci fino alla fine. Questo è il 18° gol nell'ultimo quarto d'ora, il 7° nel recupero: questo la dice lunga sulla mentalità di questa squadra che gioca sempre per vincere. A Milano segniamo perché ripartiamo, in superiorità numerica e vogliosi di vincere. Sono contento per Gustav ma non mi stupisce, è in grandissima crescita. E' chiaro, oggi serviva grandissima reattività e loro lo erano un po' più di noi. Ci prendiamo questo risultato, importante, anche se è ancora tutto aperto".

Questa è la vittoria più importante per lei?

"Non mi piace fare questo tipo di classifica. Questa viene dopo una gara di grande attenzione e dedizioni. La squadra voleva vincere e lo ha fatto anche quando non era facile vista la doppia inferiorità. Ancor di più emerge il carattere e la partecipazione di questa squadra: e questo credo sia uno dei valori più apprezzati dai tifosi".

La gara appannata era dovuta a cosa? Un commento sulle espulsioni?

"Io ho detto appannato per il tipo di gara. Loro calciavano continuamente, stringevano, si buttavano dentro ovunque. Occorreva una reattività importante, abbiamo corso ma abbiamo fatto una corsa che non siamo abituati a fare, all'indietro. Il campo non è presentabile in una competizione così. Un po' questi fattori li abbiamo patiti nella qualità. Sulle espulsioni dico che quando le gare si fanno così, dove ci può stare di perdere lucidità, per me c'era un'espulsione su Geuendouzi. In queste gare però ci sta un po' di tensione".

Non ho visto una grande Lazio dal punto di vista del dinamismo...

"Ho elencato alcuno fattori che secondo me hanno inciso sulla capacità di produrre gioco. Ho visto delle gara qui dove squadre importanti hanno sbattuto la testa. Non trovi squadre che calciano così tanto, che ti viene su ogni secondo palla. All'inizio abbiamo approcciato anche bene, quando hanno iniziato a fare una partita un po' sporca l'abbiamo patita ma per me la squadra oggi ha dimostrato. I ragazzi più esperti, quando ho presentato la partita, hanno detto che su questi campi facciamo fatica. In ambito europeo devi saperti calare in queste partite che magari non sono quelle che sei abituato a fare".

Nel primo tempo si poteva raddoppiare, nella ripresa si è calati. Il motivo?

"La partita di Milano ci ha prosciugato tanto sia dal punto di vista fisico che da quello mentale, però bisogna vedere le partite di chi si affronta. Loro qui hanno messo in difficoltà tutti, facendo partite che magari non si è abituati a fare".