cittaceleste primavera PRIMAVERA | Lazio, Bordoni: “Il numero, i playoff e la fascia: vi dico tutto”

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PRIMAVERA | Lazio, Bordoni: “Il numero, i playoff e la fascia: vi dico tutto”

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Le dichiarazioni del difensore e capitano capitolino, intervenuto ai microfoni ufficiali del club, in merito alla sua esperienza a Formello
Edoardo Benedetti Redattore 

La Lazio Primavera sta preparando la sfida di domenica contro la Juventus: l'obiettivo è riscattare la sconfitta di Cesena. Tommaso Bordoni, difensore e capitano della squadra di mister Punzi, si è raccontato ai microfoni ufficiali del club. Di seguito le sue dichiarazioni:

"Quest'anno sto trovando spazio. Già da gennaio in poi ho giocato parecchio e quest'anno ne ho saltata soltanto una. Bene così. C'è tanta intesa nel reparto difensivo, ora siamo passati a tre dietro. Sicuramente qua alla Lazio si lavora molto bene sulla fase difensiva. È da parecchi anni che giochiamo bene e da qui sono passati giocatori di livello, come Ruggeri che è une esempio per me. L'ho incontrato qui a Formello e mi ha dato dei consigli. È un grande giocatore, oltre che un bravo ragazzo. Fascia a da capitano? Mi sento responsabile ed è un onore. Sono tredici anni che sono qui e questo sarà il mio ultimo anno. È il coronamento di un sogno. Il numero? Il tredici è un numero che mi sta a cuore perché l'idolo di mio padre era Nesta.

Sui risultati posso dire che lavoriamo bene dietro e questo toglie lucidità davanti. Proveremo a fare molti più gol, ma l'importante è prendere meno gol possibili. Devo dire che anche gli attaccanti ci stanno aiutando tantissimo in fase difensiva. Cesena? Sono arrabbiato. È un partita che abbiamo intrepretato bene e abbiamo regalato due gol su due episodi. Stiamo pensando alla prossima partita ma qualche rammarico c'è, abbiamo regalato due gol sciocchi a una squadra che non aveva avuto molte occasioni. Mentalmente siamo una squadra forte, quando prendi due reti in quella maniera un po' pesa ma siamo stati bravi a provare ad andare avanti.

Il campionato? Da quando sono in Primavera vedo che è equilibratissimo. Puoi vincere con la prima e perdere con l'ultima. Siamo a cinque punti dai playoff ed è tutto aperto. Il mister ci ha detto che ci sono 90 punti a disposizione e che non siamo secondi a nessuno. Secondo me siamo sulla buona strada. Il mister ci martella tanto, ci tiene sempre sul spezzo. Ci tiene tanto e ci teniamo tanto anche noi. Questo sarebbe l'ultimo anno e sarebbe bello finire in un determinato modo. Un compagno di squadra che fa la differenza? Un paio di giocatori ci sono. Gelli potrebbe dare molto di più. Ha caratteristiche tecniche fenomenali. Un altro che aspettiamo tutti è Kledi (Marinaj, ndr.). Io lo stimo tanto e so che gli ultimi due anni sono stati difficili. Sta lavorando bene e piano piano si toglierà delle soddisfazioni.

Non abbiamo fissato degli obiettivi. Il songo di tutti è di andare ai playoff. Però dobbiamo lavorare per crescere e migliorare di settimana in settimana. Tutti si devono sentire parte di un qualcosa. Se ci sono queste basi i risultati vengono da sé. Le prime due partite sono state un po' a sé. Poi nelle cinque successive abbiamo dimostrato solidità. A Cesena abbiamo preso tre gol, ma due ce li siamo fatti da soli. Ci sentiamo forti, ma dobbiamo dimostrare tanto ed il campionato è lunghissimo. La Lega Pro è un bel palcoscenico. Al Fersini abbiamo qualche spettatore, ma giocare per gente che vive il calcio è bello.

Carattere? La mia famiglia mi aiuta in tutto. Ho la fortuna di stare a casa, mentre la maggior parte dei ragazzi che gioca con me stanno lontani da casa. Sono abbastanza autonomo, ma il supporto della famiglia si fa sentire. Da quando sono piccolo gioco a calcio e stare qui mi ha insegnato tantissimo. Nella persona che sono oggi lo sport è stato fondamentale nella mia crescita. Penso che fare uno sport come il calcio, di squadra, in cui ci si deve aiutare tra compagni è ancora più bello. Difensore? Il primo anno giocavo con i più grandi e mi piaceva fare gol. Mio padre mi racconta che un giorno i difensori si sono ammalati, ho giocato più arretrato e non mi hanno più tolto.

Gol? Mi piace sganciarmi sui calci d'angolo. Juventus? Le squadre di questo calibro sono sempre forti. Con l'Inter abbiamo vinto 1-0 ma è stata tosta. Mi accontenterei di un gol (ride, ndr.). Preferisco fare il terzo di difesa, rispetto al centrale. Dipende anche dal tipo di pressione che uno fa. Dalla prima squadra rubo qualcosa da Romagnoli, è bravissimo a tenere la linea. Quando gioco a tre il punto di riferimento è Bastoni. Sono malato di partite e le guardo tutte, mi piace come si comportano i difensori. Gila? È diverso da me, lui è più aggressivo. Di tutti i mister che ho avuto, Punzi è quello più presente dal punto di vista mentale. Ci tiene tanto e ci fa stare sempre sul pezzo, è una cosa positiva. Per i nuovi è un sistema che richiede un po' di tempo. Per me che l'ho avuto in Under 18 è un vantaggio".