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PRIMAVERA | Lazio-Fiorentina, Pirozzi a LSC: “Oggi fatta una buona gara, peccato per…”
È finita la partita tra la Lazio Primavera e la Fiorentina. Il match, valido per la trentaseiesima giornata del campionato Primavera 1 che si è disputato allo Stadio Mirko Fersini, è terminato con una sconfitta dei biancocelesti: 0-1 a favore della Fiorentina, e i biancocelesti dicono addio ai playoff. Al termine della gara è intervenuto Sergio Pirozzi ai microfoni ufficiali del club biancoceleste per analizzare il match. Queste le sue parole:
"Abbiamo fatto una buona gara, peccato sull’unica disattenzione al quinto minuto. Poi abbiamo fatto la partita, sia quando erano in undici e quando erano in dieci, è mancato l’ultimo guizzo, l’ultimo passaggio. I ragazzi sono stati bravi, hanno fatto delle partite straordinarie, penso alla vittoria di Milano contro l’Inter, contro la Juve, a Genova: grandi partite, siamo arrivati un po’ col fiato cosiddetto corto, però hanno fatto una buona stagione. Voglio ringraziare soprattutto i cosiddetti più "anziani", oggi era l’ultima partita che facevano al Fersini, parlo dei 2005. Adesso andremo ad affrontare il Lecce, cercherò di dar spazio ai ragazzi che hanno giocato di meno come giusto che sia, come avevo fatto anche contro la Sampdoria e in parte pure oggi, perché avevo gente acciaccata che ho cercato di far ritornare in campo. Dispiace per questa sconfitta, nelle ultime giornate siamo stati molti più efficaci fuori casa che in casa, questo è il rammarico.
Fiorentina? Loro si sono schiacciati, a noi è mancato l'ultimo guizzo, anche se tre-quattro volte prima che loro rimanessero in dieci siamo quasi arrivati a un pizzico dal gol, ma purtroppo le partite sono così a tutti i livelli. Io ripenso anche alla partita contro il Milan: punizione al quarantasettesimo, inesistente gol, il Milan poi si è chiuso dietro, hanno giocatori che hanno molta velocità. Non dimentichiamo che la Fiorentina ha quattro-cinque nazionali, è una squadra importante: penso che oggi l'abbiamo messa in difficoltà. Manovra? Passaggi troppo lenti, però questo fa parte del bagaglio tecnico, bisogna lavorarci. Ma io voglio ringraziare la società, il Presidente che mi ha dato l'opportunità di guidare questa squadra, presa in un momento diciamo non semplice per questi ragazzi. C'è rammarico, è chiaro che tutti immaginavamo quel sesto posto che a un certo punto è stato veramente alla portata. Milan? Avendo il vantaggio degli scontri diretti noi saremmo stati fuori dai giochi, soprattutto per il gioco delle possibilità, degli incroci e delle partite che mancano.
Sono mancati i gol. Prima che arrivassi io questa era una squadra in cui il capocannoniere era Baldé, che è un 2004, per cui anche fuori quota. Poi chiaramente abbiamo fatto altre scelte, era giusto che giocassero ragazzi in quota. Hanno segnato un po' tutti, ma come vedi oggi l'attacco della Fiorentina, tra Rubino e Braschi in due hanno fatto ventotto gol e sono tanti, significa il 30%. Noi abbiamo avuto tanti ragazzi che hanno segnato, a un certo siamo stati anche penalizzati dagli infortuni, è mancata gente, ma questo non per accampare alibi. È una squadra che forse è mancata nello stoccatore, nel rifinitore, ma questa è una squadra costruita così, abbiamo cercata di farla rendere al meglio. Però fammi avere nell'album dei ricordi due partite straordinarie, ma anche col Sassuolo, campione d'Italia, un rigore al novantaduesimo minuti, ce la siamo sempre giocati alla pari. È mancato forse il cosiddetto esame di maturità, e questo forse per una mancanza di personalità, perchè noi abbiamo avuto due-tre partite contro Monza, Empoli e Milan tutte tre in casa dove quel salto di qualità è mancato. Ma vi ripeto: non ho niente da rimproverare ai ragazzi, perchè hanno dato sempre tutto".
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