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PRIMAVERA | Punzi: “Lazio, avvio duro ma saremo protagonisti. Col Bologna…”
Inizio di stagione in salita per la Lazio Primavera, reduce da due sconfitte nelle prime due giornate tra Genoa e Cagliari. Proprio per fare il punto della situazione, anche in vista del prossimo appuntamento in casa con il Bologna, è intervenuto ai microfoni dei canali ufficiali del club il tecnico Francesco Punzi. Queste le sue parole: “Dopo Cagliari lo stato d’animo non era dei migliori, siamo usciti sconfitti e dal punto di vista dei risultati il campionato non ci sorride. Il nostro lavoro però ci impone di ripartire, l’abbiamo fatto con i ragazzi dal giorno dopo la gara provando ad analizzare cosa non è andato e quanto di buono invece è stato fatto.
Dobbiamo ripartire credendo nel nostro lavoro e nel valore della nostra squadra, per invertire il trend dei risultati immediatamente. Sappiamo che si tratta di un campionato difficile, ma siamo consci della responsabilità che abbiamo. Dobbiamo saper gestire anche questi momenti e non farci condizionare, credendo in quanto facciamo e dando fiducia ai ragazzi. Siamo certi siano ampiamente in grado di poter sperare subito il momento difficile. Si dice che senza errori le partite finirebbero tutte 0-0, poi c’è il gesto tecnico ma viene sempre da qualche piccolo errore. Stiamo provando a lavorare per essere più cinici in attacco e ridurre al massimo le disattenzioni. Vogliamo azzerare le possibilità concesse agli avversari. Poi c’è la qualità individuale senza dubbio, ma in questo momento dobbiamo concedere il meno possibile e far sì che per avere un’occasione gli avversari debbano produrre davvero tanto.
Al momento con Genoa e Cagliari siamo stati un po’ leggeri dal punto di vista dell’atteggiamento difensivo di squadra e l’abbiamo pagato. L’errore sarebbe farsi condizionare, non credere in quello che i ragazzi possono dare. Dobbiamo invece continuare a lavorare sulle loro qualità, hanno dimostrato di poter fare questa categoria. Nella gara col Genoa abbiamo prodotto molto, concretizzando poco. Abbiamo segnato su piazzato, significa che su azione facciamo ancora fatica al di là della traversa. Ma nel calcio gli episodi vanno anche indirizzati: abbiamo sbagliato due o tre rifiniture, ma queste sono le cose su cui si può lavorare. Lo spirito di squadra è quello giusto: i ragazzi lottano e ci credono.
Dobbiamo dare il meglio quotidianamente, sono certo che alla lunga raccoglieremo i frutti. La differenza la si fa in questi momenti, bisogna saper analizzare il giusto. La differenza la fa chi riesce a mantenere la barra ditta in questi momenti. Abbiamo la fortuna di avere una società alle spalle che ci sostiene e dobbiamo essere bravi a sostenere i ragazzi. L’esperienza deve darci la possibilità di capire che i ragazzi ancora non sono formati anagraficamente. E allora dobbiamo aiutarli in questo senso, loro sanno benissimo che si tratta di un anno importante e sentono il peso di questa cosa. Dobbiamo fare in modo che abbiano a mente quanto di buono stanno facendo per lavorare sul campo su quello che stanno facendo male. Ma non bisogna metterli di fronte solo agli errori: si tratta di ragazzi di 17 o 18 anni. Dobbiamo essere bravi a dare loro il giusto sostegno.
È una realtà diversa, fino allo scorso anno il risultato sportivo aveva un valore relativo. Questo è il primo campionato che affrontano in cui c’è una retrocessione, la pressione è diversa. E la differenza la fanno allora gli adulti, al di là del ruolo che ricoprono. Senza dimenticare che è la seconda di campionato, serve la forza di ragionare sul medio-lungo periodo. Secondo me la squadra è già dentro la categoria, la differenza la fanno alcuni episodi di gestione all’interno della partita: a volte abbiamo mostrato inesperienza, forse anche noi da fuori abbiamo commesso qualche errore. Non abbiamo la controprova, ma in questo momento è anche giusto che venga analizzato ciò che si sta facendo. L’errore sarebbe stravolgere quello che stiamo facendo, bisogna essere bravi a intervenire nei posti in cui crediamo sia giusto farlo.
Il Bologna? È una squadra di qualità, abbiamo visionato le loro partite. Non hanno subito gol, anche giocando contro un Lecce che avrebbe meritato qualcosa in più. Ma il Bologna è una squadra organizzata che sa difendersi e colpire. Significa che ha un’identità, è stimolante da affrontare. Quando si rivede la gara la sensazione è sempre migliore rispetto a quella del campo, si è meno coinvolti per certi versi. La squadra ha avuto le sue idee, ma ci sono cose da limare su cui lavoreremo in campo. I ragazzi vanno anche in base allo svolgimento della partita, abbiamo avuto un’occasione subito a Cagliari e abbiamo inizialmente condotto la gara. Poi siamo andati in difficoltà, c’è anche il vento che in Sardegna è sempre un fattore. E quando nel secondo tempo avevamo avuto alcune occasioni pericolose abbiamo subito gol.
L’aspetto mentale per questo è molto rilevante, un episodio può influire tanto e lo si vede anche nel calcio dei grandi. Sta a noi dare una stabilità. Speriamo di commentare già domenica un risultato positivo, che darebbe uno slancio diverso ai ragazzi per affrontare al meglio questo campionato. Sono certo che loro abbiano le qualità per essere protagonisti, per giocare con l’ambizione di vincere. Dallo staff tecnico ai singoli: l’importante è tornare a casa dopo ogni allenamento consapevoli di aver dato il massimo. Ognuno, allenatore in primis, ha le sue responsabilità. Tutti insieme dovremo limare le sbavature per ottenere finalmente un risultato positivo”.
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