ROMA - Si continua a parlare dei presunti cori razzisti arrivati da una minoranza della tifoseria della Lazio, in occasione della sfida di Coppa Italia di sabato pomeriggio contro il Novara. Quello che poteva essere un pomeriggio
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Cori razzisti, Diaconale: “Lazio vittima di pregiudizi e psicosi giornalistica”
Il portavoce della Lazio Arturo Diaconale ha ribadido la sua posizione in merito ai presunti cori razzisti arrivati da una minoranza dei tifosi della Lazio in occasione del match di sabato contro il Novara
tranquillo si è trasformato nell'ennesimo atto di vergogna di pochi pseudo tifosi che avrebbero intonato dei cori antisemiti a sfondo razzista. Dopo essere già intervenuto sulla questione, il portavoce della Lazio Arturo Diaconale ha ribadito la sua posizione verso episodi di questo genere e ha parlato dell'accanimento mediatico nei confronti del club capitolino. Queste le sue parole ai microfoni di Radio Incontro Olympia: "Dopo i fatti di Lazio-Torino, per i quali tutti sappiamo che Lotito per un solo sguardo verso il direttore di gara è stato sanzionato, il presidente biancoceleste non può muoversi né tantomeno parlare essendo nel mirino per il suo rilievo sia politico che mediatico. Indi per cui, l'intento deve essere quello di preservarne la posizione e l'immagine insieme a quella della Lazio e dei suoi tifosi che, oramai è assodato, subiscono un pregiudizio da parte dell'opinione pubblica generale. Ciò che è accaduto durante Lazio-Novara mi fa pensare ad una psicosi giornalistica in questo caso di un organo importante quale è l'Agenzia Ansa che per paura di bucare una notizia ne dà un eccessivo ed errato risalto. Certo è che noi laziali, come purtroppo accaduto con i fatti di Piazza della Libertà, non dobbiamo prestare il fianco, cadendo nel tranello in cui ci attendono".
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