ROMA - Emergono nuove indiscrezioni sui famosi tamponi della discordia. Quelli effettuati da Immobile, Leiva e Strakosha al Campus Bio-medico. Il laboratorio romano aveva infatti lasciato trapelare che si trattasse di molecolari, ma in realtà - secondo le nostre indiscrezioni - sarebbe confermato quanto fatto sapere dalla Lazio: si tratta di test rapidi quantitativi (ora rivela anche i famosi geni N e E), con un esito (+10) equivalente però, nel caso specifico, a quelli molecolari. A confermare questo sarebbe il referto trasmesso all'Asl, che nel frattempo - ad eccezione dei positivi da loro appurati - non ha fornito nessuna comunicazione alla Lazio sul comportamento da tenere per i propri Nazionali. E' stata la Figc al momento a bloccare i giocatori italiani (Acerbi per la Lazio), che sono stati a contatto nelle ultime ore con positivi, o presunti tali, nelle rispettive squadre di appartenenza. Le altre Federazioni invece hanno richiamato i propri tesserati in patria. Di conseguenza, non certo per la felicità della società biancoceleste, Correa (Argentina), Fares (Algeria), Milinkovic (Serbia), Akpa Akpro (Costa d'Avorio), Luiz Felipe (Brasile U23), Muriqi (Kosovo) e Marusic (Montenegro) sono partiti.
Cittaceleste.it
I migliori video scelti dal nostro canale
senza categoria
ESCLUSIVA – Test rapidi quantitativi al Campus Bio-medico. Nessun blocco Asl ai Nazionali
E' il referto a confermare che non sono stati fatti tamponi molecolari nel laboratorio romano. E' stata la Figc a fermare i giocatori italiani a contatto con positivi
Cittaceleste.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA