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Il Diavolo veste Theo Hernandez. Beffa amara per la Lazio

Vince il Milan all'ultimo respiro

redazionecittaceleste

Nella tana del Diavolo, non poteva che essere un inferno il ritmo partita. Il Milan è sprovvisto di giocatori importanti - Ibrahimovic, Kjaer, Bennacer, Kessie - ma la struttura mentale raggiunta dalla squadra di Pioli permette anche di poter sopperire a tali defezioni. Il tutto, dinanzi ad una Lazio che non è da meno in quanto a mancanze: Acerbi e Leiva, nonostante gli sforzi profusi in settimana, non sono della partita. Ce la fa Joaquin Correa invece, l'altro giocatore in dubbio, tuttavia la sua partita dura meno di un tempo per una ricaduta muscolare. Al suo posto, Muriqi a duettare con Immobile.

Ma parlavamo di inferno. E il Milan, in questo senso, mette subito le cose in chiaro. L'avvio di partita è tutto a tinte rossonere. I padroni di casa passano già al 10 con Rebic, il vicecampione del mondo prende il tempo a Marusic sugli sviluppi di un calcio d'angolo e batte Reina di testa. Tutto solo. La difesa balbetta, e si vede anche in occasione dell'azione che porta al 2-0 del Milan: difesa sguarnita, Rebic calcia, Patric nel tentativo di deviare plana sul suo avversario e il Var conferma il calcio di rigore. Calhanoglu è perfetto, 2-0. Ma l'Aquila non muore mica. Un calcio di rigore rimette la Lazio in partita, Immobile si fa battere da Donnarumma ma la ribattuta di Luis Alberto - incredibilmente di testa - disegna il 2-1. Da qui in poi l'ordine si sovverte, la Lazio domina territorialmente per il restante tempo di prima frazione. Ma senza trovare la rete.

Ma si tratta solo di un assaggio di cose, assai più meravigliose, che sono venute poi nel secondo tempo. La pressione laziale prosegue, il Milan mette paure in contropiede ma è la Lazio a dare la sensazione di essere più in partita con una pressione asfissiante, da far mancare il fiato alle maglie rossonere. E il pareggio arriva, era ovvio. E la firma è di Ciro Immobile, ancora più ovvio. Al 59' Milinkovic disegna con un lancio di prima, Ciro segna con un tocco - piatto sinistro - di prima. Un gol bellissimo, nella costruzione e nell'esecuzione. Ma la Lazio, nelle fiamme del diavolo, ci torna fino a bruciare. La tragedia indossa gli abiti di Theo Hernandez, che al 93' svetta più il alto di tutti e fa gol di testa da calcio d'angolo. Di nuovo. La difesa proprio non va. È una beffa cocente... Vince il Milan. E intanto, parlando del mercato della Lazio, arrivano grosse indiscrezioni: >>> "9 trattative possibili a gennaio!"<<<