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Lazio-Triestina, Bucchi: “Si è vista subito l’impronta di Sarri. Ecco chi mi ha colpito”

Christian Bucchi e Maurizio Sarri

Le parole del tecnico della Triestina, Christian Bucchi, il giorno seguente all'amichevole precampionato con la Lazio

redazionecittaceleste

All'indomani della terza uscita biancoceleste che ha visto la Lazio affrontare la Triestina di mister Christian Bucchi alle pendici delle Tre Cime di Lavaredo, i microfoni di Calciomercato.com sono andati a scambiare alcune parole con il tecnico dei rosso alabardati. Il match è finito 5-2 per i ragazzi di Maurizio Sarri ma la compagine di Serie C ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter ambire ad un'interessante stagione: "Per noi è sempre piacevole giocare queste sfide. Affrontare una squadra di questo livello è stato un onore. Molte squadre sono ancora dei cantieri aperti a questo punto della stagione. Sfidarci ci fa comodo per capire cosa c'è da migliorare".

 Lazio-Triestina

Sulla Lazio

"Ho visto una Lazio intenzionata a giocare ad uno, massimo due tocchi, e in verticale. La mano dell'allenatore si vede. La Roma, invece, contro di noi ha cercato di più l'uno contro uno. Fatto sta che anche per i giallorossi ho notato l'impronta del loro tecnico. Gli uomini di Sarri sono più ligi al doveri, quelli di Mourinho punta di più sull'aggressività. (pochi giorni fa la Triestina aveva sfidato la Roma, ndr). Nella rosa biancoceleste mi ha colpito Raul Moro. Peso che possa far parte della prima squadra. Per Sarri la qualità conta più dell'età. E poi Milinkovic e Luis Alberto sono due giocatori di assoluto valore. Nel modulo di Sarri possono arrivare ad un livello top mondiale. Difficile, tuttavia, dire dove può arrivare la Lazio. Il cambio di modulo sarà importante. Comunque sia penso che l'obiettivo sia uno dei primi quattro posti".

Sul mercato

A questa rosa mancano ancora i nazionali. Con loro la squadra sarà ancor più completa. Dopodiché, credo che un esterno offensivo in più possa fare comodo. Ma questa è una cosa che riguarda Sarri. Romero non ha ancora 17 anni. Difficile che possa inserirsi sin da subito in prima squadra. Ciononostante, lavorando insieme a certi giocatori potrà migliorare in fretta. Davanti a sé ha un ottimo avvenire".