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Spadafora: “Il sentiero per la ripresa è sempre più stretto. Lotito? Spero parli con ironia…”

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, è ospite negli studi de La 7 alla trasmissione Omnibus

redazionecittaceleste

ROMA - Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, è ospite negli studi de La 7 alla trasmissione Omnibus. Le sue parole: "Ad oggi sono in corso i contatti tra il comitato scientifico e la FIGC, il comitato non ha ritenuto sufficiente il protocollo sanitario presentato. Ci saranno tra oggi e domani mattina una serie di incontri per decidere. Molti dicono che ci stiamo muovendo con incertezza, ma dovessimo decidere subito dovremmo riprendere la decisione della Francia e quindi chiudere. Io vedo il sentiero della ripresa sempre più stretto. Gli allenamenti devono riprendere, ma fossi nei club penserei ad organizzare in sicurezza il prossimo campionato".

Sugli allenamenti: "Spero Lotito parli con ironia quando dice di portare la squadra nei parchi di Roma. Noi non potevamo riaprire lo sport per tutti, e lo sport non è solo calcio e Serie A. Avevamo un'indicazione specifica, tutti i settori dovevano ricominciare contingentando i numeri. Non abbiamo esteso agli sport di squadra perché il protocollo presentato non era sufficiente, non potevamo mandare le squadre ad allenarsi senza protocolli sicuri per gli atleti. Nei prossimi giorni potremo avere una sorpresa, non è escluso che molti presidenti cambino idea e saranno loro a chiederci di riprendere direttamente dalla prossima stagione".

Sul rischio zero: "Purtroppo non possiamo cercarlo, non c'è questa prospettiva. Ho semplicemente chiesto che il comitato tecnico scientifico si muovesse solo dinanzi ad un protocollo attuabile. Siamo sicuri che siano fattibili tutti quei tamponi chiesti nel protocollo? Il calcio produce un grande fatturato e paga tasse allo stato che consente poi il finanziamento degli altri sport, sarei un folle a demonizzare il calcio, ma bisogna fare dei passi avanti tutti insieme. Questa fretta non ha senso, non posso dire oggi se a giugno saremo pronti per la ripresa del campionato. In Inghilterra pensano a dei piani B, per esempio hanno proposto le partite in chiaro in caso di ripresa, siamo disponibili a parlare anche noi di queste cose? La premura mi sembra solo quella di dover salvare alcune squadre...".

Sulle porte chiuse: "Su quello non ci sono dubbi, se si riprenderà sarà al 100% così. Ma questo non evita l'assembramento perché le squadre hanno uno staff corposo fatto anche di staff medico e altro. Le squadre dovranno poi anche spostarsi di regione in regione... Non è detto che non si potrà fare ma bisognerà valutare. L'ultima volta che le squadre non si sono volute fermare si è espanso il contagio, non dimentichiamolo".