Calciomercato Inter, i tifosi sognano: “Ecco chi vuole prendere Marotta”

Non è bastata la perla che è valsa i tre punti contro il Napoli a mitigare le voci di addio di Paulo Dybala alla Vecchia Signora. La Joya è tornato finalmente decisivo in campo, ma il suo futuro è più nebuloso che mai. L'Inter si starebbe muovendo dietro le quinte per assicurarsi il campione argentino, bruciando la foltissima concorrenza. Le possibilità di vedere Dybala con la maglia nerazzurra crescono con il passare del tempo.

La trattativa per il rinnovo fra l'ex Palermo ed il club bianconero ha raggiunto una fase di stallo, che perdura da parecchi mesi. Si è rotto qualcosa, soprattutto nel rapporto con Andrea Agnelli. Che avrebbe addirittura presentato al calciatore un'offerta al ribasso rispetto ai 10 milioni di euro di qualche tempo fa. L'entourage di Dybala, che parte da una richiesta di 14 milioni, si sarebbe arroccato e avrebbe momentaneamente chiuso la porta ad altri contatti con la dirigenza juventina.

Ecco allora che i vertici della Vecchia Signora starebbero provando in tutti i modi ad inserire l'attaccante argentino in alcuni ipotetici scambi di mercato. Secondo "La Stampa", la trattativa maggiormente avviata in questo senso, sarebbe quella con il Psg, per uno scambio di maglie fra la Joya e Mauro Icardi. Il problema è che il calciatore vorrebbe decidere in autonomia la sua futura squadra, possibilmente nel 2022, quando sarà libero di accasarsi ovunque a parametro zero. La vera notizia bomba, però, la dà Tuttosport.

Il quotidiano torinese sottolinea come a maggio la dirigenza bianconera tenterà comunque un ultimo approccio, ma le possibilità di una fumata bianca sono veramente esigue. I rapporti fra le parti sono ai minimi termini e la partenza di Dybala da Torino è quasi una certezza. Chi ci sarebbe in pole per il 27enne argentino? Ma l'Inter naturalmente, con Marotta che non gli ha mai nascosto la sua profonda stima. Alcune indiscrezioni si spingono addirittura più in là. Il club meneghino avrebbe già prenotato il giocatore a zero per il 2022, quando la situazione finanziaria e societaria dovrebbe essere più stabile