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Tra due anni può cambiare il campionato: 18 squadre ma non solo

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La Lega Serie A è pronta a discutere la riforma del campionato italiano: tante le proposte all’ordine del giorno

redazionecittaceleste

Rivoluzione epocale in vista per il calcio italiano? È presto per dirlo, ma la sensazione è che la volontà ci sia tutta. Sembra essere infatti ormai destinato a cambiare nel giro di poche stagioni il format della Serie A. E proprio per oggi era prevista una riunione in Lega, con lo scopo di presentare ai presidenti le proposte per il futuro. Tra chi più spinge per una riforma entro il minor tempo possibile ci sarebbe il presidente della FIGC Gabriele Gravina secondo quanto riporta dal Corriere dello Sport. Andiamo allora a scoprire quali potrebbero essere i cambiamenti di cui saranno chiamati a discutere i presidenti dei club di Serie A.

 Gravina

Le proposte sul tavolo

Tutte le idee, scrive sempre il quotidiano sportivo romano, sono state elaborate da Deloitte, una delle principali aziende di consulenza e revisione al mondo. La prima proposta messa sul tavolo sarebbe quella di una riduzione dei posti a disposizione nella massima serie del calcio italiano. L’idea sarebbe quindi quella di seguire quanto già avviene in Bundesliga e quanto, dal 2023/2024, avverrà anche in Ligue 1, portando le partecipanti a quota diciotto. Non avviene in Liga, invece, ma soprattutto in Premier, con la federazione inglese che ha respinto la proposta. Torna di moda poi la possibilità di far disputare dei play-out per determinare le retrocessioni, ma non solo. Starebbe infatti prendendo piede anche l’idea di istituire dei play-off per assegnare lo Scudetto, proposta presente sia con il format a quattro squadre che con quelli a sei e otto.

Svolta epocale

L’idea è sul tavolo per poterla poi approvare a attuare entro il 2023 o al massimo dalla stagione seguente. Non sarebbe un cambiamento epocale il passaggio a diciotto squadre. Da quando fu istituito il girone unico, nel 1929/1930, il campionato è stato spesso aperto a sedici o diciotto club. Solo dal 2004/2005 si è infatti passati al format a venti squadre. Sarebbe però una svolta clamorosa l’istituzione di play-off per assegnare il titolo di Campione d’Italia. I presidenti hanno le proposte sul tavolo: ora starà a loro tracciare la strada per il futuro del calcio italiano.