Sta tenendo banco la questione legata al dossieraggio nei confronti del presidente della Figc Gabriele Gravina. Sullo sfondo di questa vicenda c'è anche un secondo dossieraggio, eseguito sempre dalle medesima persone (il pm antimafia Antonio Laudati e il luogotenete della Finanza Pasquale Striano) ai danni di Danilo Iervolino, che nel periodo del confezionamento del dossier contro Gravina acquistava la Salernitana. E proprio in merito a ciò il presidente della Lazio Claudio Lotito si era scontrato con Gravina.
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Dossieraggio, non solo Gravina: anche l’acquisto della Salernitana sotto esame
Lotito, che nei giorni scorsi ha rimarcato di essere estraneo al dossieraggio riguardante Gravina, è stato anche ascoltato dalla procura di Perugia per verificare quali fossero realmente i suoi rapporti con Striano e Laudati. Nel proprio esposto ai pm di Roma Lotito ha sostenuto di aver venduto la Salernitana per 10 milioni di euro (soldi solo in parte incassati). Il patron biancoceleste ha anche sottolineato come, in base a valutazioni specifiche, il club campano valesse tra i 40 e i 70 milioni di euro.
Sulla cessione della Salernitana c'è anche un'altra indagine per simulazione di titolarità e fondi esteri di provenienza non certa. L'ipotesi dunque sarebbe quella di truffa nella vendita. Inoltre è stata proprio la procura generale a sospettare che la fiduciaria svizzera Private Value Asset Management Sa di Grono e la slovena Global Pacific Capital Management doo fossero riconducibili alla stessa persona. Sarebbe stato in seguito direttamente Giuseppe Chiné, procuratore della Figc, a inviare una segnalazione ai magistrati. Irregolarità delle offerte, questa la denuncia di Chiné.
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